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VILLADOSSOLA -21-05-2017- Il parroco di Villadossola don

Massimo Bottarel invita i fedeli ad essere più clementi verso gli altri fedeli che partecipano alla messa con bambini piccoli. “Da qualche tempo si vede durante la messa della domenica qualche famiglia con dei bambini piccoli – scrive il parroco nel foglio settimanale - o qualche mamma con il suo bimbo. È una gioia per le nostre comunità – prosegue - vedere che c’è ancora qualcuno che desidera essere presente alla messa anche con la fatica che comporta la vita famigliare con la presenza di figli piccoli”. Ringraziamo dunque queste famiglie per il loro sforzo e per la loro testimonianza”. Il parroco continua, probabilmente dopo aver notato qualcuno infastidito dalla presenza rumorosa dei bambini, con la domanda: “Siamo abbastanza accoglienti nei loro confronti?” Perché basta poco per scoraggiare queste famiglie e per ferirle in ciò che hanno di più caro: una parola sbagliata, un’occhiata di rimprovero, un commento col vicino … Allora non solo non sono più presenti alla messa domenicale ma si allontanano dalla comunità e resta nel loro cuore un’amarezza che le separa dagli altri cristiani … Forse un bimbo che si fa sentire durante la messa è meno degno di stare in chiesa di noi adulti con i nostri peccati nascosti nel cuore? Forse lo sforzo di quella famiglia e il loro desiderio di essere lì davanti al Signore sono meno validi del nostro sforzo e del nostro desiderio? Penso anche che dobbiamo cambiare il nostro partecipare alla messa aggiunge il parroco - cercando un modo più comunitario e meno individuale: una messa è “bella” non quando “io” la sento e la vivo in raccoglimento, ma quando “insieme” rendiamo grazie al Signore nel modo che a Lui piace di più, nella preghiera, nella gioia e nel clima di famiglia”. Ed il parroco conclude. “Lasciamo le mamme passeggiare coi loro figli, lasciamo i bimbi correre con gioia in fondo alla chiesa, ascoltiamo con simpatia qualche gridolino infantile e magari anche qualche pianto un po’ capriccioso: è anche questo un rendere grazie a Dio Padre per il dono della vita e della vita cristiana a cui questi bimbi sono chiamati”.


Mary Borri