TORINO – 21.05.2017 – Sulle Alpi piemontesi
sono tornati i lupi. Cacciata e cancellata da valli, alpi e pascoli dove rappresentava un pericolo per l’allevamento, questa specie di predatore sta lentamente, ma inesorabilmente, tornando a occupare boschi e aree montuose. Lo confermano i dati dello studio Life Wolfalps pubblicato in questi giorni. Nel 1999 in tutta la regione si contavano 3 branchi. Nel 2016 sono diventati 27 che, aggiunti a tre coppie, portano a 151 gli esemplari censiti. La stragrande maggioranza si trova nella provincia di Cuneo, ma anche il Vco non è escluso, anche se di presenze stanziali non ve ne sono.
Nel novembre 2002, dopo decenni di assenza, nell’alta Val Bognanco a cavallo della Valle Antrona venne avvistata F31, lupo femmina proveniente da un branco di Chiusa Pesio, nel Cuneese. Nel 2013 nell’alta Valle Antigorio fu avvistato un maschio noto alle autorità della vicina Svizzera, sul versante del Canton Vallese dal quale ha sconfinato. Gli studi pubblicati di recente danno conto anche di un ritorno nella Val Grande, dove un lupo è stato immortalato in una fototrappola. Gli esperti ritengono si tratti di un animale di passaggio, come gli altri segnalati e riconosciuti attraverso una traccia-pista, cinque escrementi rinvenuti e analizzati anche per estrapolare il dna, e tre fotografie.
La presenza del lupo viene monitorata regolarmente e finora di coppie o branchi stanziali non v’è traccia, a differenza dei Cantoni Ticino e Vallese, dove desta preoccupazione e sono stati predisposti piani di contenimento.