BERNA – 21.05.2017 – La Svizzera dice addio
al nucleare. Oggi in tutta la Confederazione s’è votato per il referendum sulla legge federale “Strategia energetica 2050” che il governo ha varato per avviare efficientamento energetico, risparmi e costruzione di nuovi impianti con tecnologie diverse da quella nucleare, che sarà progressivamente abolita. A spingere verso il sì al nucleare era l’Udc, il primo partito svizzero, che ha incassato una sconfitta in 22 dei 26 cantoni. Con un’affluenza media del 42%, il no al nucleare è passato ovunque tranne Argovia, Svitto, Obvaldo e Glarona. In Ticino i sì sono stati il 56,7%, appena sotto la media federale del 58,2%.
Nel Canton Ticino oggi s’è votato anche per un altro referendum, quello del cosiddetto “sacco cantonale”, che approva la modifica della legge sull’ambiente introducendo a una parte fissa della tassa rifiuti, una variabile legata alla produzione. Contro questa proposta s’era espressa la Lega. I ticinesi hanno invece votato sì con una percentuale del 58,2%. Contrari i locarnesi (50,5% di no) e i luganesi (64,3%), cioè i residenti nei due comuni più grandi che non hanno ancora introdotto la tassa.