DOMODOSSOLA - Proseguono le iniziative dei Soci Coop della sezione Ossola per valorizzare il territorio in occasione di Expo 2015. Il 20 giugno, a partire dalle 16.45, presso l'aula del futuro, nel centralissimo Future food district di Coop, dopo il successo della conferenza dello scorso 16 maggio, ha organizzato un nuovo incontro sull' alimentazione tradizionale nella prestigiosa cornice dell' Esposizione universale, sul tema Pane, patate e tradizione. Molti i relatori della conferenza, moderata, come di consueto, dall' antropologo ossolano Luca Ciurleo, che ha organizzato l' evento insieme a Samuel Piana e Claudia Bersani dell'area Politiche sociali di Coop - Novacoop. Ospite d'eccezione sarà il professor Battista Saiu, antropologo culturale e studioso anche della realtà ossolana, che parlerà delle simbologie legate al pane, in qualità anche di curatore del prestigioso Museo dell'uomo di Ginevra. A seguire una panoramica su alcuni pani tipici ossolani, curata da Ciurleo, tra cui anche il pane di sant'Antonio di Altoggio, interessante esempio di valorizzazione e sotto alcuni aspetti d'invenzione delle tradizioni locali. Sarà quindi la volta di Anna Maria Francini, che presenterà l'opera di riscoperta della coltivazione della patata biologica, a chilometro zero, nell'ambito montano. Si tratta di un'opera di riscoperta molto importante, iniziata l'anno scorso, e che ha già portato a grandi risultati, quale ad esempio la fornitura di tuberi letteralmente a chilometro zero alla Sagra della patata di Montecrestese, su un campo distante poche centinaia di metri alla festa. A chiudere gli interventi l'esperto di turismo Samuel Piana, che parlerà della valorizzazione dell'enogastronomia in ambito turistico, ed il critico d' arte Giuseppe Possa, del blog PQ la scintilla, che tratterà di un altro aspetto molto importante per l'Ossola, ovvero quello storico artistico, in particolare dell'arte Vigezzina. L' azienda agricola di Anna Maria Francini nasce nel 2014 con il progetto, ambizioso, di riportare in auge alcuni prodotti tradizionali della montagna, quali patate, fagioli, noci e castagne, che avevano permesso alle antiche generazioni di sfamarsi e vivere per lungo tempo. Un' agricoltura basata principalmente sulla coltivazione a rotazione di patate e fagioli, che avviene ad un' altitudine tra i 750 ed i 950 metri sul livello del mare, in campi preparati, lavorati e concimati con concime organico (letame maturo), diserbati manualmente e meccanicamente, senza l'ausilio di prodotti chimici. Le patate raccolte non vengono lavate, ma scelte e pulite a mano, conservate senza utilizzo di antigermoglianti. L' azienda ha i terreni e le coltivazioni in un contesto territoriale ed ambientale ideale per la produzione e la relativa certificazione dei prodotti biologici, effettuando la vendita diretta a chilometro zero ed in linea con i principi naturali e tradizionali. L'azienda agricola Francini si occupa anche di azioni di recupero di noceti e castagneti, coltivazioni economicamente molto rilevanti in passato per l' economia montana in generale, ed in particolare per quella ossolana. Dal 2015 l' accordo con la Sagra della patata di Montecrestese, una delle più importanti manifestazioni del Vco, prevede la coltivazione delle patate occorrenti per la festa, in un campo sito a meno di un chilometro dalla manifestazione, veramente a chilometro zero. L' azienda ha presentato il proprio prodotto anche in una conferenza presso il Future food district ad Expo 2015.