PIEVE VERGONTE – 23-05-2017 – Bussavano alla porta
di anziani e anziane vendendo rilevatori di gas finché, tra un contratto e l’altro, non hanno rubato un anello finendo poi per essere bloccati dai carabinieri e denunciati. È accaduto ieri mattina a Pieve Vergonte. Un albanese di 35 anni e un marocchino di 33 residenti nel Bergamasco, dipendenti di una ditta che vende questo tipo di apparecchi a domicilio, s’aggiravano tra le abitazioni del paese proponendo la loro merce. Dopo aver chiuso due contratti, hanno ricevuto un cortese rifiuto da una signora anziana che, nell’ascoltare l’offerta, ha offerto loro un caffè. Una volta usciti, la donna s’è accorta che le era sparito un anello del valore di circa mille euro. Ha avvisato un parente e sono stati chiamati i carabinieri. Residenti a Pieve hanno notato l’Opel Zafira sulla quale viaggiavano, una persona ha cercato anche di seguirla, notando che si dirigeva a nord. Una pattuglia del Radiomobile di Verbania l’ha rintracciata nel parcheggio esterno al Carrefour in regione Nosere, all’interno dei quale i due stavano pranzando. I militari si sono piazzati all’esterno e all’uscita li hanno fermati, conducendoli poi alla stazione di Premosello. La perquisizione personale ha permesso di rinvenire, addosso al marocchino, l’anello trafugato a Pieve Vergonte e per questo motivo entrambi – che hanno precedenti specifici – sono stati denunciati per furto in appartamento in concorso. Nel riconsegnare il monile rubato, i militari hanno contattato gli altri clienti, accompagnando i venditori nelle due abitazioni ai cui proprietari avevano venduto, per 300 euro, l’apparecchio di rilevazione gas. In entrambi i casi gli acquirenti hanno deciso di esercitare il diritto di recesso facendosi restituire il denaro.