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ALPE VEGLIA- 30-05-2017- Sarà un’estate ricca di eventi

ed interventi per l’Alpe Veglia. Giovedì 1 giugno riapriranno il rifugio Cai “Città di Arona” e l’Albergo “Lepontino” con nuove gestioni di imprenditori giovani che credono nel futuro di Veglia. Saranno la guida alpina Cecilia Cova e il giornalista Lorenzo Scandroglio a gestire lo storico rifugio, mentre Gisella Malgaroli e Ciro Vimercati, giovani imprenditori di Oleggio, gestiranno il “Lepontino”. Queste nuove imprenditorialità integreranno l’offerta ricettiva dell’Alpe Veglia (albergo “La Fonte”, della famiglia Orio) che, con gli allevatori e le strutture agrituristiche, offriranno questa estate a turisti ed escursionisti occasioni per vivere la natura di un luogo tra i più belli delle Alpi. Con l’Alpe Devero, le “perle” delle Lepontine. Gli interventi programmati dal Parco sono di due tipi: infrastrutturali e promozionali. A cura dell’Unione montana Alta Valle Ossola verrà riposizionato nella conca delle Caldaie il nuovo Bivacco “Farello”, spostato dalla Bocchetta d’Aurona (già servita dalla capanna svizzera “Monte Leone”), per sviluppare gli itinerari alpinistici sulle grandi pareti del Pizzo delle Piodelle che si appresta a diventare un nuovo “Eldorado” dell’arrampicata moderna. Lungo la classica traversata escursionistica Veglia – Devero, il Parco, attuerà un intervento risolutivo con la realizzazione di un nuovo sentiero tra il Passo di Valtendra e la Scatta d’Orogna, risolvendo l’annoso problema di un sentiero soggetto a smottamenti, valanghe e pericolosità per la caduta di sassi dal Pizzo del Moro. Sul piano promozionale, oltre alla pubblicazione di un depliant in quattro lingue con il Landschaftpark Binntal, destinato agli escursionisti di tutta Europa, sono in programma conferenze e proiezioni di film storici. Il primo appuntamento è per domenica 25 giugno dove poeti italiani e svizzeri di ieri e di oggi si incontreranno sui pascoli di Veglia per “cantare” il sentimento profondo della montagna. E’ soddisfatto il presidente Paolo Crosa Lenz che commenta. “Queste iniziative, non parole effimere ma concretezza da uomini di montagna, proiettano l’Alpe Veglia nel futuro delle Alpi, dove natura ed economia andranno a braccetto. Stiamo facendo questo grazie a giovani imprenditori, amministratori che credono nella green economy, tecnici e nuovi professionisti della montagna. Credo che questa sia la strada da percorrere con chi condivide l’amore per la bellezza delle Alpi. Queste iniziative sono importanti anche perché smentiscono con i fatti le cornacchie tristi che in questi mesi hanno “cantato” la morte di Veglia. Non è così, è il contrario.”