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marinoni filippo

VERBANIA – 30.05.2017 – Sarcastica ma netta.

La risposta all’attacco della lista civica di maggioranza  “Con Silvia per Verbania”, che qualche giorno fa ha chiesto che si voti l’incompatibilità del consigliere comunale pentastellato Roberto Campana perché promotore di un ricorso al Tar contro il bilancio di previsione 2017, è decisa nel respingere al mittente ogni addebito. La legge va letta per intero – invita il M5S, che all’articolo del Testo unico degli enti locali citato dai marchioniniani (art. 63 comma 1 punto 4)) secondo cui è incompatibile chi ha instaurato “lite pendente” con l’ente di cui è amministratore, oppone lo stesso articolo di legge, ma al punto 3 “l'ipotesi di cui al numero 4) del comma 1 non si applica agli amministratori per fatto connesso con l'esercizio del mandato”. E se nel merito i 5 stelle rimettono tutto al tribunale amministrativo “crediamo fiduciosi nella giustizia ed attendiamo l'esito del Tar per i commenti nel merito”, sul metodo lanciano qualche frecciata alla civica, che più volte s’è lamentata dell’improduttività dei Consigli comunali. “Ci viene il dubbio però che certe lungaggini (…) siano dovute anche al mancato approfondimento dei temi, da parte di alcuni esponenti – scrive il movimento –. Per promuovere la legalità il Movimento 5 Stelle e il suo consigliere sono disponibilissimi a un confronto con gli esponenti di ‘Silvia per Verbania’ per leggere ed interpretare il Tuel: magari si potrebbe farlo prima, onde evitare di avere l'ennesimo Consiglio comunale ove le minoranze spiegano perché, ancora una volta, si stia votando favorevolmente qualcosa che non va”.

Questa sera, intanto, torna a riunirsi a Palazzo Flaim il Consiglio comunale per la seduta di recupero di vecchi ordini del giorno e mozioni chiesti dalla minoranza. Seduta che la civica marchioniniana diserterà in segno di protesta per il tempo e il denaro che – a suo dire – si sprecano nel protrarsi delle assemblee municipali.