VERBANIA – 10.06.2017 – (s.p.) L’allarme viene dal sindacato
e riguarda le cosiddette “inesitate”, raccomandate con comunicazioni urgenti (a volte anche giudiziarie) che con l’apertura a giorni alterni delle poste rischiano di essere aperte con giorni di ritardo. A sollevare il problema, stamani al tavolo provinciale sulla razionalizzazione delle poste, è stata Liana Righi (nella foto, guarda l'intervista), segretaria provinciale dei lavoratori postali Cisl, che ha spiegato come atti – a volte anche giudiziari – che dovrebbero essere consegnati il martedì in realtà potrebbero anche essere ritirati due o giorni più tardi. Queste stesse comunicazioni a Domodossola – ha messo in evidenza – sono passate dal settore recapito al settore uffici postali, aggravando ancora di più la situazione degli stessi in quanto si trovano a dover gestire un volume di lavoro maggiorato di 11.000 circa pezzi all’anno.
Infine, i sindacati unanimi si sono detti particolarmente preoccupati sul possibile rischio di perdita degli uffici postali nei comuni che decidono intraprendere processi di fusione. A questi allarmi, il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna ha segnalato come nel protocollo che sarà approvato venerdì con Poste, Anci e Regione, sia presente una postilla sul tema uffici postali e comuni in fase di fusione, in quanto lo sforzo amministrativo di queste realtà non deve avere contraccolpi negativi. Sempre Reschigna ha anche sottolineato come nel protocollo, su intesa poste-editori locali, sia presente la proposta di stilare una mappa dei comuni dove non è possibile avere recapito a giorni alterni, questo è frutto dell’accorato appello di piccoli editori di testate locali che utilizzano le poste come vettore per l’invio dei giornali e se ci fosse l’attuazione del piano delle poste a giorni alterne deriverebbe un comportamento discriminatorio nei loro confronti.