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gallo bernardino coop nero

BOGNANCO- 13-06-2017-Un comunicato stampa

duro nei confronti del sindaco Remigio Mancini e del suo operato per Bognanco da parte di Bernardino Gallo, presidente di Sos Ossola, ex candidato sindaco a Domo e padre della consigliera bognanchese Rosanna Gallo, in cui si invitano i consiglieri alle dimissioni: "Ho resistito a sberleffi, mezze verità e bugie- spiega Gallo- seppure troppe volte sia stato tirato per la giacca anche a mezzo stampa sulla mia disponibilità a ridare un mio ruolo di supporto disinteressato per il comune di Bognanco come già avevo fatto in passato e per l'antico legame e frequentazione che ho per la valle.  Mi ha stimolato la mezza verità o se volete bugia,  detta dal sindaco Mancini quando ha dichiarato che non vi è una prospettiva del sottoscritto per un posto in giunta. Una tale scelta sarebbe stata di supporto solo alla maggioranza ed è stata nascosta la verità che la mia disponibilità era di essere un consulente gratuito per l'amministrazione comunale nel suo insieme: maggioranza, ex maggioranza e minoranza oltre che operatori del comune, in sostanza la popolazione. Purtroppo nonostante la volontà espressa dalla giunta e segretario di procedere in direzione della consulenza non è mai stata formalmente adottata la delibera, anche se gli appunti del segretario su tale questione erano circolati in comune e della quale la minoranza era ben informata com'è emerso da una riunione del consiglio comunale, a differenza del sottoscritto che non l'ha mai vista. In ogni caso un segnale gravissimo d'inconsistenza dell'azione amministrativa da parte della giunta che non è riuscita a concretizzare un fico secco.

Ciononostante, pur nella difficoltà di non aver avuto un incarico, ho fornito alcune decisive indicazioni molto importanti per non far perdere risorse finanziarie a Bognanco nonostante ulteriori ostacoli normativi, (come gli interventi a San Marco e sulle strade comunali), argomenti tutti discussi dai consiglieri di maggioranza e anticipate in atti consiliari che hanno avuto il massimo della trasparenza e comprensione anche per l'opposizione.  Per questo l'ultimo consigliere di maggioranza che si è dimesso ha motivato con balle le sue dimissioni mentre la realtà è che non ha retto il pressing dell'opposizione e degli ex consiglieri di maggioranza.

Purtroppo le mie indicazioni tradotte in atti sono appena sufficienti a dare ossigeno alla valle mentre servirebbe ben altro, come determinazione, capacità e iniziative per arrestare il declino da vari lustri che ha colpito pesantemente la valle e avviare un possibile sviluppo. La vendita dell'Hotel Milano Fonti rappresenta solo lo spartiacque perché ha delle notevoli potenzialità future e investimenti per lavori importanti.  Tale vendita è assolutamente trasparente e legittima al di la delle menzogne fatte circolare verbalmente in valle. Anche le Terme potrebbero essere potenziate e rilanciate cosa che altro comune dell'Ossola ha fatto con grande successo.  Sarebbe stata necessaria un'amministrazione forte, autorevole e unitaria per strappare risorse europee tramite l'unione dei comuni per obiettivi vari tra i quali il più importante è quello dell'energia, giacché Bognanco è l'unica valle senza metano che potrebbe essere sostituito da energia ricavata dalle biomasse, che è una fondamentale risorsa per la gestione delle Terme, per le quali oggi è usato il costosissimo e inquinante gasolio, e per gli alberghi oltre che per la popolazione. Purtroppo non vi sono le condizioni minime da parte della stragrande maggioranza dei consiglieri, salvo rarissime eccezioni. Alimentata anche da un'informazione locale di parte e con molte incompatibilità o conflitti d'interessi, permane una guerriglia col personale, la maggioranza nata su stringatissime linee programmatiche e su elementari impegni che sono stati traditi, in assenza di democrazia e puntando su persone che hanno svolto un ruolo di peso che poi hanno abbandonato la maggioranza lamentandosi di questioni sulle quali erano corresponsabili in grande misura e che hanno boicottato quando altri sollevavano formalmente critiche e avanzavano proposte. L'opposizione nata sull'onda della ricostituzione della Pro Loco con manovre poco trasparenti e utilizzata come strumento politico di supporto per la lista Bognanco Futura con il candidato sindaco, all'epoca responsabile delle pro loco provinciali, che si è immediatamente dimesso al momento della sconfitta. Per la cronaca la Pro Loco ha avuti notevoli e gravi problemi sui quali chi di dovere non ha battuto ciglio.

Conclusione?  Il mio personale consiglio è di calare il sipario e i consiglieri diano le dimissioni per archiviare un'amministrazione ingestibile per responsabilità croniche e incancrenite".