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roncoroni sergio
VERBANIA – 21.06.2015 – La musica s’è interrotta, non suona più,

ma nessuno la dimenticherà mai. Sergio Roncoroni ha chiuso gli occhi ieri, nella sua abitazione di Fondotoce, accanto al figlio Alessandro e alla sorella Fiorella, che gli sono stati amorevolmente accanto negli ultimi mesi segnati dalla malattia. S’è spento a 73 anni, quasi tutti passati al pianoforte, che era una passione di famiglia e che sarebbe diventata una professione se non avesse scelto per la sua famiglia la certezza di un posto di lavoro in Comune.    

In ufficio era il geometra Roncoroni, impiegato di lungo corso dell’Amministrazione verbanese che ha lasciato nel 2009 per ritirarsi in pensione. Nei locali di Verbania e della provincia era conosciuto per le note al piano e la voce. Una passione che aveva nel sangue, ereditata dal papà Silvio, il “maestro Roncoroni” che ha suonato tanti verbanesi e a altrettanti ha insegnato, formando una generazione di musicisti. Nei manifesti d’antan conservati dalla famiglia compare accanto al padre, già negli anni ’50, come il “piccolo Sergio”. Poi diventa il giovane Sergio fin quando, negli anni ’60, crea un gruppo tutto suo: Sergio e i Lions.

Da sempre amante della montagna e frequentatore di Macugnaga, nella Perla del Rosa s’è speso per il Coro Monterosa – Cai Macugnaga, per il quale ha cantato per oltre trent’anni sotto la direzione del primo e unico direttore, Enrico Micheli.

Uomo di spirito, brillante, incline alla battuta e alla giovialità, se ne va lasciando dietro di sé il ricordo di una persona che ha sempre affrontato la vita con la leggerezza e la gioia di una melodia, senza perdere la speranza anche negli ultimi, travagliati giorni del suo male.  

Sergio Roncoroni, che nel 2008 aveva perso l’amata moglie Clara, lascia la sorella Fiorella, il figlio Alessandro con la piccola Elisa. I funerali verranno celebrati domani alle 15 nella chiesa di Madonna di Campagna, preceduti alle 14,30 dal rosario.

Riceviamo e pubblichiamo un ricordo di alcuni amici:

A te caro Sergio. A te che sei piaciuto al mondo come un grande sogno. A te che con i tuoi sogni, con i tuoi desideri e la tua musica sei riuscito a rallegrare sotto lo stesso cielo, tutti i verbanesi. A te che con la tua saggezza hai presentato ed accompagnato sul palcoscenico Rita Pavone. A te che sei riuscito subito fin da piccolo a scoprire i quattro sensi della vita: amare, soffrire, lottare e vincere. A te che sei stato un grande personaggio municipale, e che tutto ciò che facevi, non lo facevi per dovere ma per principio, per te stesso e per la tua dignità. A te che nel silenzio della notte e nell'incanto dell'aurora hai scelto Clara. Nel cuore del tuo cuore tu hai voluto Lei. A te che nemmeno la tempesta ed il vento hanno fatto precipitare questo lungo e magico amore. A te che con Clara avete deciso di fare un figlio: Alessandro. A te che sei stato sempre coerente ed insieme a Clara siete stati capaci a rendere Alessandro un ragazzo,uomo, marito, papà, onesto: il principio dell'educazione.
A te che hai saputo vivere giorno per giorno, dopo la perdita di Clara, un dolore che sembrava non finire mai. A te che da un giorno all'altro tutto era cambiato, l'unica tua innocente speranza era Elisa. A te che con la tua malattia sei stata nuovamente capace a farci capire quanto valevi. A te che nonostante tutto hai voluto nelle tue notti intere stringere la mano di una bimba innocente, Elisa, la tua grande speranza il tuo grande amore. A te che nella tua ultima notte hai voluto far capire quanto l'amavi chiamandola costantemente: Fiorella. A te che sei stato un grande esempio per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di poterti conoscere ed esserci d'esempio. A te che non ti sei mai scoraggiato lavorando sempre per la pace nel tuo cuore. Per te Sergio che hai avuto accanto i tuoi amici della montagna, tuo figlio con tua nuora, la tua adorata Elisa, la tua amata sorella che non avresti mai pensato potesse sposare un uomo che per te è sempre stato fin da quel momento ciò che avevi sempre desiderato fosse con lei fin dalla sua giovinezza. Noi ti ricorderemo sempre nei nostri cuori e nel nostro grotto ad assaporare in compagnia le specialità di Federico e di Enzo. La notte prima di lasciarci ti ringrazio per aver salutato Michela perché anche lì hai dimostrato il tuo grande amore: sei apparso nei suoi sogni. A te Sergio che sei stato un'anima bella ed hai lasciato in ognuno di noi una traccia importante. Guarderemo un filo di erba e ci sentiremo come te. Grazie. Un bacio.

Morena, Michela, Federico, Enzo, Nonna Gisa, Ornella, Samira, Manuelle e Giulia