MONTEBELLUNA – 15.06.2017 – Nessun bail in.
Il tracollo di Veneto Banca (e della popolare di Vicenza) che porterebbe il peso del dissesto su azionisti, obbligazionisti e soci con più di 100.000 euro di depositi, è un’eventualità che il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan esclude categoricamente. In questi giorni il numero uno di via XX Settembre s’è prodigato in dichiarazioni rassicuranti sulle ex popolari venete lavorando a soluzioni di salvataggio “di sistema”, con aiuti statali ma anche di altre banche private su base volontaria. Unicredit, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane e Mediolanum si sono dette possibiliste. Lo Stato è pronto a intervenire con 1,2 miliardi di euro, ma il via libera deve arrivare dall’Europa, dall’Ue ma soprattutto dalla Bce, chiamata a stabilire i termini dell’eventuale intervento statale.
I tempi sono stretti perché Veneto Banca necessita di liquidità e ha in scadenza, il 21 giugno, un bond subordinato da 85 milioni che va rimborsato.