DOMODOSSOLA- 16-06-2017- Alla disperazione, al dolore
per la morte di Erika e per come è avvenuta si unisce in queste ore quello causato dalla burocrazia: “Il corpo è a disposizione della Magistratura e quindi non possiamo fissare il funerale- spiegano i famigliari- e poi respingiamo fermamente le voci che non volevamo donare gli organi. Questa era la sua volontà e noi eravamo tutti d'accordo per farla rispettare. Purtroppo le è stato negato anche questo ultimo atto, questa sua ultima volontà. Martedì scorso era stato deciso per la donazione, avrebbe potuto donare a tanti bisognosi perchè il suo corpo era sano, ma è poi intervenuta la magistratura a bloccare la donazione. Capiamo che come procedura e prassi debbano controllare che non fosse drogata o ubriaca, ma potevano benissimo fare i controlli ematici quando era in coma indotto, se volevano verificare che non fosse lei l'autrice dei suoi problemi. Siamo distrutti, arrabbiati... ed ora anche questo”.