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voobstock

VERBANIA – 21.06.2017 – Tre serate di concerto

nel parco, tre serate di musica irradiata verso il comando provinciale dei carabinieri a alto volume. Troppo alto, secondo l’Arpa che ha effettuato i rilievi fonometrici, e soprattutto secondo l’Arma che ha avanzato alla Procura una denuncia in cui si ipotizza l’interruzione di pubblico servizio. È arrivato sino a Palazzo di Giustizia il “caso” del festival rock Voobstock, tenutosi tra l’1 e il 3 giugno scorsi nel parco della biblioteca di Villa Maioni, a Pallanza. In una location già utilizzata in passato, gli organizzatori di “Associazioni a distinguere” e “21 marzo” hanno deciso di spostare l’area palco, che è stato collocato proprio di fronte al comando provinciale, con le casse rivolte verso il lato nord dell’edificio, sul quale s’affacciano gli alloggi di servizio e, soprattutto, la centrale operativa. E nella centrale operativa i militari in servizio, per almeno due delle tre notti, avrebbero faticato – a causa dei decibel – a ascoltare le chiamate di emergenza dei cittadini. Da questa situazione è nata la denuncia, supportata dai tecnici dell’Arpa, chiamati con i loro microfoni a registrare l’intensità del concerto nelle tre serate. Le prime due hanno visto la musica superare i decibel dell’autorizzazione, mentre la terza – anche per via del meteo incerto e di qualche scroscio di pioggia – limitare il disagio.

Se sul piano penale le valutazioni del caso sono sottoposte alla Procura, su quello amministrativo spetta il Comune (che ha patrocinato l’evento con un contributo di 15.000 euro, cui s’aggiungono i 8.000 della Fondazione comunitaria), una volta che avrà ricevuto i verbali dell’Arpa, emettere eventualmente le relative sanzioni amministrative.