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cantiere

VERBANIA – 29.06.2017 – Offerte spedite

dallo stesso ufficio postale una in fila all’altra, polizze fideiussorie consecutive stipulate con la medesima compagnia e documenti in “fotocopia” una all’altra. Sono queste le prove che, secondo la Procura di Verbania, rendono tre imprenditori edili emiliani responsabili di turbativa d’asta. Giuliano Togninelli, Marco Bianchi e Roberto Zannini sono a processo a Verbania per due gare d’appalto del 2012 e 2013.

Una, quella di un ponte sul torrente Quarazza a Macugnaga, destò i sospetti dei tecnici che esclusero le ditte. L’altra, quella per la riqualificazione dell’argine sinistro del torrente San Bernardino a Verbania, mise in allarme i funzionari che, pur non escludendole (vi era solo un sospetto), inviarono un esposto alla Procura. Le indagini permisero al personale  - carabinieri e polizia locale – della polizia giudiziaria di Verbania di perquisire le tre sedi societarie appurando, così hanno testimoniato gli operanti, che tutto il materiale cartaceo della gara di Verbania si trovava fisicamente in una sola ditta, corroborando il sospetto di un “cartello” finalizzato, presentando ribassi d’asta molto vicini, a influenzare l’esito della gara, aumentando la possibilità di successo a favore di una di esse. Nell’ultima udienza i fatti sono stati ricostruiti dalla pg e dal dirigente del comune di Verbania che si occupò della gara d’appalto.