VERBANIA – 29.06.2017 – La sentenza arriverà
probabilmente nei primi mesi del 2018 ma, per allora, saranno già stati pagati i risarcimenti. La terza sezione civile della Corte d’Appello di Torino ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata da Comune di Verbania e European nautic service nelle plurime cause di risarcimento ai proprietari delle barche affondate con il porto turistico di Verbania il 10 ottobre 2013.
I due enti, gestore e concessionario della struttura realizzata con fondi regionali a inizio anni Duemla, dovranno ora rimborsare i 244.000 euro complessivi stabiliti dal tribunale di Verbania come indennizzo spettante agli 11 privati che si sono rivolti al tribunale. Questo perché il consulente tecnico d’ufficio e il giudice di primo grado hanno addebitato la responsabilità dell’affondamento, sia al Comune, sia all’Ens: il primo per non aver controllato e vigilato sulla manutenzione non eseguita dalla seconda.
Questa ordinanza, che precede il processo d’appello vero e proprio che celebrerà l’ultima udienza – fissata per la precisazione delle conclusioni – il 24 novembre, impone il pagamento delle somme dovute ai singoli. Ciò significa che sin da oggi possono battere cassa all’uno o all’altro. La sentenza, infatti, li condannava (tranne che in un caso) al risarcimento in solido. Ciò significa che il creditore, in questo caso il proprietario del natante danneggiato, può scegliere da chi farsi saldare, lasciando eventualmente all’altro debitore l’onere di regolare i conti con un altro procedimento civile. Verosimilmente, essendo il comune di Verbania più capiente e solvibile dell’Ens, che nelle udienze precedenti ha manifestato anche difficoltà economiche a seguito dell’affondamento del porto e dell’annullamento della concessione, le richieste arriveranno a Palazzo di Città. L’ente pubblico, peraltro, in un solo caso può rivalersi sulla propria assicurazione perché, già nel processo di primo grado, non ha chiamato in causa la compagnia per tutti i sinistri.
A quasi cinque anni di distanza dal fortunale sembra avvicinarsi la parola fine all’annosa vicenda. Nel frattempo il sindaco Silvia Marchionini ha annunciato la rimozione imminente dei detriti che occupano il lungolago e si attende che il privato interessato alla ricostruzione formalizzi il progetto.