OMEGNA-01-07-2017- I postumi del ballottaggio
sono dolorosi per la sinistra omegnese che ne è uscita sconfitta. L’attuale segretario del Pd cittadino, Alessandro Rondinelli, annuncia le dimissioni e afferma: “Mi assumo la responsabilità del calo del mio partito e per questo settimana prossima rimetterò il mandato al mio direttivo”. Intanto risponde alle riflessioni critiche espresse recentemente da Alessandro Buzio, Alyosha Matella e Matteo Giorgetti, militanti della sinistra omegnese, che hanno parlato della sconfitta della coalizione democratica imputando le colpe all’amministrazione uscente ed alla sua poca credibilità, all’arroganza del partito e alla solitudine a cui il candidato Maurizio Frisone è stato abbandonato nel periodo precedente il ballottaggio. È vero, il centro-destra ha preso esattamente i voti di cinque anni fa (2452 nel 2012 e 2485 nel 2017) ma secondo Rondinelli “la vittoria di Marchioni certifica che qualcosa è cambiato anche tra gli omegnesi e forse la logica dell’alternanza va oltre le appartenenze politiche. Le civiche hanno contato il 40% dei voti validi: bisogna parlare della nostra città allargando gli orizzonti all’intera comunità”. Poi prosegue parlando della sconfitta: “le elezioni le abbiamo perse noi e le ha perse l'amministrazione uscente”. Non nasconde l’amarezza per il risultato elettorale e per la sua decisione di rassegnare le dimissioni anche perché ritiene di aver fatto cose buone: “Sono molto deluso dal risultato elettorale – afferma – e me ne assumo tutte le responsabilità. Rivendico con forza il percorso intrapreso, ma credo sia giusto che il Pd si fermi a riflettere su come andare avanti. Personalmente credo che il Pd non possa proseguire da solo, si deve provare a costruire un dialogo e mi permetto di dire che con Mimma Moscatiello ed altri rappresentanti della Sinistra l'intenzione di iniziare un percorso di questo tipo c'è”. Ancora più deluso però per esser stato accusato di aver lasciato solo Maurizio Frisone e ribatte senza minimo dubbio: “Leggere di un Maurizio ‘incredibilmente solo’ da parte di chi non ha avuto neanche il coraggio di ricandidarsi e allearsi insieme a lui credo sia alquanto ipocrita e ridicolo; noi possiamo dire con orgoglio di essere sempre stati al suo fianco”. Buzio, Matella e Giorgetti hanno parlato anche di arroganza da parte del partito di Rondinelli: “Condivido in pieno e credo abbia influito nella sconfitta, ma il destinatario di quelle accuse è stato il sindaco uscente. Se davvero si vuole intraprendere un percorso di dialogo e ricucitura bisognerebbe partire accettando tutta la nuova classe dirigente del PD”.