VERBANIA – 04.07.2017 – La prima pietra bis
è stata posata oggi. Riapre, a distanza di 6 anni e dopo il fallimento della ditta che aveva vinto l’appalto, il cantiere del Movicentro di Fondotoce. Nato a inizi anni Duemila come area di interscambio tra trasporto su rotaia e su gomma, il progetto ha vissuto una serie di vicissitudini nefaste e tra errori progettuali, revisioni, appalti e ditte fallite, è rimasto al palo. Lo scheletro di travi e cemento che dava una pessima immagine della città e della provincia, sarà presto rimosso per far spazio a un progetto che, inizialmente, sarà più contenuto ma che potrà svilupparsi appieno in un secondo lotto.
Il primo lotto, quello partito oggi con una spesa di 1,2 milioni, riguarda la sistemazione del terzo binario, quello per Milano, con la creazione di un ascensore per disabili, il livellamento della banchina per facilitare l’accesso alle carrozze e il riordino dei locali attigui al binario, sala d’aspetto e altro. Le lavorazioni richiederanno sei mesi e, poi, sarà restituito alla città una parte dello scalo. Per il parcheggio, invece, si dovranno attendere i 3,3 milioni mancanti e che sono in entrata tramite il bando periferie varato a fine 2016 dal governo Renzi.
Decisivo per lo sblocco dei lavori è stato il comune di Verbania, che non solo ha aumentato la propria quota di contributo – le restanti parti sono a carico di Provincia e Rfi – ma s’è preso in carico l’intera opera pubblica, le cui sorte sono state anche influenzate dalle gravi difficoltà, economiche e non, che ha subito l’ente provinciale.
Alla riapertura del cantiere, oggi a Fondotoce, erano presenti il deputato Enrico Borghi, il presidente della Provincia Stefano Costa e il sindaco di Verbania Silvia Marchionini. Soddisfazione è espressa dalla segreteria cittadina del Pd: “L'azione responsabile e tenace degli amministratori del Pd, che in questi anni hanno lavorato per trovare una soluzione concreta e sostenibile, oggi può fare la differenza e può restituire al territorio un progetto strategico per il suo sviluppo e che permetterà di risolvere le esigenze di migliore mobilità dei tanti utenti della stazione di Verbania”, afferma il segretario Nicolò Scalfi.