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v giulia notte

VERBANIA – 08.07.2017 – Il ritorno di “Remember Kursaal” 

e la nostalgia per la discoteca che chiuse a fine anni ’90 (non senza il rammarico dei pallanzesi che la considerano come l’inizio del declino turistico del lungolago) è l’occasione per riportare d’attualità il tema del divertimento e del rumore a Villa Giulia.

L’anno scorso, in verità più sulle serate di karaoke e ballo organizzate dai gestori del locale che sul “Remember Kursaal”, le lamentele di un residente portarono l’Arpa a misurare il rumore proveniente dal parco e a riscontrare lo sforamento delle norme acustiche sanzionato con una multa da parte del Comune.

Che a Pallanza il rumore della movida sia un nodo critico lo si evince facilmente dalla deroga concessa dal Comune per “Remember Kursaal”. Sul piano prettamente acustico la musica dei deejay e di Alan Sorrenti potrà andare avanti solo sino alla mezzanotte (la deroga comincia alle 22) con un rumore comunque non superiore a 70 decibel. Da mezzanotte in poi la soglia cala a 40 decibel, cioè quanto stabiliscono le leggi e il piano di zonizzazione acustica trovandosi la villa in seconda classe, accanto a tutto il quartiere residenziale della Castagnola, che è in prima classe.

Villa Giulia è stata di recente al centro del dibattito in Consiglio comunale per l’interpellanza proposta da Vladimiro Di Gregorio di Sinistra Unita che, oltre a chiedere conto dei rumori, ha esposto una serie di problemi sugli usi – a suo dire – illegittimi dei locali rispetto all’uso congressuale stabilito dalla Regione quando finanziò il restauro della villa, sui canoni d’affitto troppo bassi e sulla possibilità di fruire il seminterrato. Per questi aspetti sono anche stati presentati esposti alla Corte dei Conti. A queste sollecitazioni il sindaco Silvia Marchionini ha risposto rimandando le responsabilità alle precedenti Amministrazioni, sotto le quali fu stipulato il contratto, ma ribadendo che vi è un uso turistico e spiegando che il Comune controlla le emissioni sonore.

Poiché a fine anno scade il contratto pluriennale del gestore, il dibattito tra chi invoca la tutela della quiete pubblica e il partito della “città turistica” che ha bisogno di eventi potrebbe riaccendersi perché tocca alla giunta stabilire le linee guida del bando per il futuro gestore.