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TORINO – 12.07.2017 – Le ordinanze comunali

che riducono gli orari di funzionamento di slot e videolottery nei locali pubblici sono valide. Lo ha stabilito la seconda sezione del Tar Piemonte che ieri ha pubblicato le sentenze dei ricorsi della società verbanese Euro slot contro sei amministrazioni comunali piemontesi: Verbania, Cannobio, Gravellona Toce e Domodossola nel Vco, Torino e Borgo San Dalmazzo. Le cause, discusse il 31 maggio, hanno visto respinti i ricorsi

I giudici hanno ritenuto infondate tutte le censure, che si basavano sulle modalità dell’intervento (l’ordinanza del sindaco), sulla mancanza di contradditorio con i gestori dei videogiochi, sulla sproporzione dell’ordinanza, su violazioni costituzionali. Ma, nello stabilire l’addebito delle spese legali, le hanno compensate tra le parti perché ”nella materia si registrano contrastanti orientamenti giurisprudenziali e che la relativa disciplina è ancora in attesa di una definizione organica e complessiva”.

Le ordinanze discendono, infatti, dalla legge regionale che il Piemonte ha adottato contro la ludopatia, un palliativo per la mancanza di una legislazione nazionale in materia sulla quale il parlamento non s’è mai espresso, che spinge le singole comunità locali a agire con orientamenti diversi. Un certo numero di sindaci – tra cui quelli chiamati in causa – le aveva adottate, spesso in fotocopia l’una all’altra, redatte su una sorta di standard. Solo Domodossola era intervenuta con un provvedimento più specifico, il regolamento comunale (che pure esiste anche a Verbania) anch’esso impugnato.