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diamanti

VERBANIA – 12.07.2017 – Il denaro – 250 euro – s’è volatilizzato,

l’unico imputato è stato assolto e per la giustizia quella truffa resterà senza colpevoli. È romanzesca la vicenda che ha coinvolto una signora di Arona nel marzo del 2015. All’uscita dall’ufficio postale di Arona, attorno alle 10,30, viene avvicinata da un uomo che, con accento anglosassone, si dichiara marinaio inglese appena sbarcato ma prossimo a risalpare, in possesso di tre diamanti grezzi di un certo valore da vendere con urgenza. Il sedicente marinaio li offre alla signora, che è perplessa ma che si convince un po’ di più quando nella discussione si intromette, all’apparenza casualmente, una seconda persona, che chiede informazioni e suggerisce di chiamare in causa un gioielliere suo amico pronto a valutare i preziosi. Il gioielliere viene chiamato, li raggiunge e, sempre per strada, scruta quelli che dovrebbero essere diamanti (in realtà sono alla stregua di fondi di bottiglia) certificando che valgono 12.000 euro. La donna, pur interessata, non è pienamente convinta di acquistarli. L’affare sta sfumando e allora si intromette il secondo uomo, che si dice disposto a comprarli, anche se non ha con sé i contanti e chiede all’aronese di prestargli almeno 250 euro per l’acconto. Consegnata la somma il marinaio, il passante e il gioielliere si dileguano con una scusa e la donna resta da sola, truffata.

Le indagini svolte successivamente alla denuncia permettono di raccogliere indicazioni utili per un riconoscimento fotografico. Di fronte alla polizia la vittima identifica Nicolò Mazzucco (il secondo uomo), che viene citato a giudizio per truffa aggravata. Ma che, scoprono gli stessi agenti di pg, quella mattina risultava in servizio come guardia giurata – era il suo primo giorno di lavoro, ha spiegato l’avvocato difensore d’ufficio, Marco Perera – in un centro commerciale in provincia di Mantova. Per queste ragioni, su richiesta dello stesso pubblico ministero Anna Maria Rossi, Mazzucco è stato assolto dal giudice Marta Perazzo. La truffata, costituitasi parte civile con l’avvocato Silvana Albertalli, non avrà alcun risarcimento.