1

madonna del sasso punto informativo

MADONNA DEL SASSO- 18-07-2017-L’ Amministrazione Comunale in collaborazione con l’associazione culturale Fuga Mentis e la Cooperative Sociale Azzurra che gestisce il Cas ( Centro di Accoglienza Straordinario ) nel Comune, con l’adesione di tutti gli esercenti e commercianti del territorio, ha attivato un “ punto di informazione “  presso il Santuario di Madonna del Sasso con la finalità di far conoscere ai numerosi turisti che lo frequentano, attraverso una apposita cartina e del materiale informativo, le  risorse turistiche – culturali presenti sul territorio ( Museo, Vecchia Macina, Meridiane, Lavatoi, centri Storici ) oltre ai vari esercizi presenti nel piccolo comune e la loro collocazione.  “Questo perché da tempo ci eravamo resi conto che molti frequentatori del Santuario  e del parco Rodari adiacente ignoravano l’esistenza dei Paesi ( Boleto, Artò, Centonara, Piana dei Monti ) probabilmente perché il Comune ha lo stesso nome del Santuario”- spiega il sindaco, Ezio Barbetta. Le persone impegnate in questo progetto sono tre richiedenti asilo che parlano  sia l’italiano che l’inglese. E’ certamente questo un progetto “innovativo” che mette a disposizione del nostro territorio e dei cittadini che lo frequentano un servizio importante, dando nel contempo la possibilità a chi lo effettua di instaurare nuovi rapporti e migliorare l’apprendimento della lingua italiana (requisito importante per il riconoscimento del permesso di soggiorno ). Ad oggi dei 46 ospiti presenti nel nostro Comune quattro svolgono un tirocinio lavorativo presso il Comune, altri quattro presso la Cooperativa, otto presso alcuni ristoranti e agri-turismi, due  attività di volontariato presso la pubblica amministrazione Basso Cusio, otto attività agricole con due pensionati presenti in paese, tre gestiscono il punto di informazione e in nove frequentano un corso di percussioni.  Complessivamente sono 38 persone coinvolte in un Comune di poco più di 400 abitanti. Questo ci fa dire che solo attraverso il “giusto” coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, Comune, cooperativa, volontari, esercenti e commercianti,  è possibile non solo creare le condizione per una “buona” convivenza ma determinare anche processi di inclusione che portino benefici reciproci”.