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c suisse

MILANO – 20.07.2017 – Le posizioni aperte

sono circa diecimila (9.953 per la precisione) e contano oltre 6,6 miliardi di euro. È sul gruppo Credit Suisse e sui suoi clienti italiani che non hanno dichiarato al fisco i patrimoni detenuti in Svizzera che s’è concentrata l’attenzione della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle in questi giorni hanno formalmente chiesto alle autorità fiscali rossocrociate l’elenco dei titolari, siano essi persone fisiche o società, di quei circa diecimila conti non regolarizzati con la voluntary disclosure o a seguito delle indagini condotte dalla Procura di Milano proprio sulle attività dell’istituto di credito svizzero. Una prima tranche di approfondimenti condotti proprio dal Nucleo di polizia tributaria del capoluogo lombardo ha permesso di recuperare 173 milioni di euro dai 3.297 correntisti identificati. Le indagini hanno tuttavia fatto emergere le altre 9.953 posizioni in Credite Suisse – istituto che ha peraltro patteggiato per il reato di riciclaggio – sulle quali vige il segreto bancario ma che, grazie ai trattati internazionale sulla trasparenza bancaria sottoscritti negli scorsi anni, potranno presto veder svelate le identità alle autorità italiane.