LUINO – 20.07.2017 – Mobilità lenta, piste ciclabili,
bike sharing e investimenti. Va in questa direzione la politica turistica sui laghi, che avanza progetti e reclama investimenti. A Verbania il primo lotto delle ciclabile Fondotoce-Suna e già cantiere, mentre si lavora allo studio di fattibilità di un anello lungo tutto il Lago Maggiore. Sull’altra sponda, invece, su alcuni di questi progetti indaga la magistratura. Falso ideologico, truffa aggravata ai danni dello Stato e abuso d’ufficio sono i reati contestati a 18 persone finite al centro dell’inchiesta “Bike Shadow” condotta dalla Compagnia di Luino della Gdf. Nel mirino ci sono i lavori mai effettuati – o non finiti – a fronte di lauti contributi regionali su un bando per la mobilità alternativa che ha portato a 19 enti locali 6,8 milioni di euro per piste ciclabili tra le stazioni e gli imbarchi della navigazione pubblica, bike sharing, parcheggi, sovrappassi… Tra i 18 indagati ci sono amministratori e funzionari pubblici, imprenditori e professionisti che hanno avuto a che fare con tre appalti di altrettanti enti per complessivi 2,3 milioni le cui opere, non finite o non realizzate, sarebbero state dichiarati tali per incassare il finanziamento regionale. La segnalazione è stata inoltrata dalle Fiamme Gialle alla Procura di Varese e alla Procura lombarda della Corte dei conti.