VERBANIA – 20.07.2017 – Un patto di fine mandato,
una tregua per arrivare alle elezioni del 2019 senza ulteriori scossoni e sotto l’ala protettiva di un autorevole garante. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, il clima interno al Pd verbanese è quello di una faida di famiglia latente che di tanto in tanto emerge con qualche scossa sismica (voti contrari, dimissioni o polemiche) e che viene percepita dall’interno come un lento logorio. Che ci sia dentro il Pd di Verbania contrapposizione tra il sindaco Silvia Marchionini e la sua corrente – gli appartenenti alla cosiddetta “Verbania protagonista” – e la segreteria e una gran parte di iscritti è un dato di fatto. Lo testimonia l’e-mail che all’indomani della presa di posizione del segretario Nicolò Scalfi sulle dimissioni dell’assessore Monica Abbiati (Scalfi aveva difeso le qualità della dimissionaria chiedendo una riflessione interna) ha diffuso proprio il gruppo che si rifà a “Verbania protagonista”. “È un comunicato che evidenzia toni di critica evidenti verso il Sindaco piuttosto che un comunicato teso a smorzare e a ragionare nel merito, senza alimentare ulteriori divisioni” – si legge nella missiva diffusa tra i simpatizzanti, in cui si critica la segreteria Scalfi che avrebbe difeso l’assessore e non il primo cittadino: “È una situazione paradossale quella dove la segreteria cittadina del Pd ascolta le ragioni di un assessore ‘tecnico’ di nomina del sindaco (non iscritto) e non le ragioni e il punto di vista del Sindaco stesso iscritto al Pd”.
Schermaglie a parte, la comunicazione dà conto di un’operazione politica nata all’indomani della bocciatura del progetto di via delle Ginestre a Unchio e che pare in dirittura d’arrivo, quella cioè di una tregua di fine mandato che abbia come garante l’ex sindaco e vicepresidente della Regione Aldo Reschigna. “Scriviamo questo (le considerazioni di cui sopra, ndr) alla luce dell’incontro avvenuto sabato scorso, 15 luglio, tra il sindaco Marchionini, il capogruppo Tartari, il presidente del consiglio Varini, il segretario del circolo Scalfi e Aldo Reschigna. Un incontro richiesto dal Sindaco per ri-costruire un confronto tra partito e amministrazione in questi ultimi 22 mesi di legislatura, partendo dagli errori commessi e rimettere in campo momenti di confronto tra amministrazione, gruppo e partito). Una disponibilità colta da tutti (con la richiesta formulata da Silvia ad Aldo a svolgere una funzione di garante in questo percorso) e che ha visto invece, pochi giorni dopo, su un tema delicato come le dimissioni di Monica Abbiati, un’uscita pubblica della segreteria del Pd senza prima essersi confrontata con il Sindaco”.