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refurtiva cannobio

VERBANIA – 22.07.2017 – In una baracca nei boschi

di Unchio aveva un deposito da rigattiere, oggetti che – sosteneva – ritirava svuotando cantine e soffitte e che poi smerciava. Attrezzi da lavoro, dipinti, mobili, elettrodomestici e biciclette è il materiale per il quale Isidor Diac, di nazionalità romena, è finito nei guai. Ieri il tribunale di Verbania l’ha condannato a due anni e otto mesi per furto e ricettazione. Assolti invece i fratelli Iosif e Flavian Diac, ai quali la Procura contestava la ricettazione essendo loro co-utilizzatori della baracca.

Ai boschi di Unchio i carabinieri arrivarono nel giugno 2015 seguendo la pista di una serie di furti in abitazione verificatisi a Cannobio e in Val Cannobina. Proprio a Falmenta, comune di valle, un residente notò in quei giorni un furgone sospetto del quale annotò la targa. I militari risalirono al deposito nella collina verbanese, nel quale trovarono un’ottantina di oggetti di cui una quindicina rubati, sequestrandoli e denunciando l’uomo.