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alberobello

DOMODOSSOLA – 26-07-2017 “Siete seduti su uno scrigno d'oro

e non ve ne accorgete” aveva detto agli ossolani il vescovo di Novara Monsignor Franco Giulio Brambilla in occasione della sua prima visita pastorale. Il vescovo invitava cosi gli abitanti della Valle a investire nel turismo sostenibile e cercare nel settore green una via d'uscita alla crisi. Negli ultimi anni qualcosa si sta muovendo e ci sono giovani che hanno deciso di non abbandonare l'Ossola terminati gli studi per cercare lavoro altrove, ma di cogliere l'opportunità rappresentata dalla terra ereditata da genitori e nonni per avviare una piccola attività imprenditoriale. Tra le attività imprenditoriali green un segmento importante è rappresentato dagli agriturismi. In Ossola ce ne sono una ventina. Questo settore può rappresentare un'opportunità ma è necessario saper fare un'analisi della redditività degli investimenti, avere professionalità nell'accoglienza, partecipare alle reti locali e nazionali di commercializzazione e di promozione. Così infatti cercano di muoversi i titolari degli agriturismi. Negli ultimi anni il numero è rimasto stabile, ma la vitalità dell'agriturismo come fattore di sviluppo si registra dall'aumento dei servizi offerti. Agriturismo Alberobello in Valle Antrona ad esempio che recentemente ha avuto grande visibilità sulle reti Rai grazie anche all'anniversario dello specchio di Viganella offre un'ampia gamma di servizi: piscine nella roccia, piscina con idromassaggio, palestra di arrampicata da 28 metri, parco giochi attrezzato, campo da beach volley e bocce, tavolo da ping pong, barbecue, lounge bar sala musica. “Abbiamo aperto 15 anni fa – spiega il giovane titolare Paolo Ragozza- nel corso degli anni abbiamo cercato di ampliare l'offerta dei servizi e di farci conoscere tramite internet e i media locali e nazionali. Da un mese fa abbiamo aperto il ristorante con prodotti a chilometro zero”. Altri due giovani che hanno creduto nel turismo verde sono Chiara e Fabio Falcini della società Agriturismo La Tensa situato nei monti sopra Domodossola. La società sei anni fa ha deciso di  ristrutturare un vecchio borgo disabitato dagli anni '70. Oltre a risistemare le case in pietra hanno provveduto alla creazione dei servizi di urbanizzazione strada energia elettrica. Le opere di sistemazione degli stabili sono state eseguite mantenendo le tipologie del territorio utilizzando quindi sassi e legno. Sono stati creati sette tra appartamenti e camere è stato ricavato il ristorante da quello che un tempo era un vecchio fienile. Chiara Capellaguzi è laureata in marketing ma dice: “Non cambierei il mio lavoro con nessun altro la soddisfazione di lavorare ed esprimere la propria creatività in mezzo al verde è impagabile, io il mio compagno gestiamo le camere e gli appartamenti e le produzioni agricole mentre il ristorante è stato dato in gestione. Da quando abbiamo aperto abbiamo riscontrato un aumento esponenziale dei clienti perchè aumenta la tendenza a cercare strutture rurali immerse nella natura. Certo i rischi da mettere in conto sono parecchi ad esempio recentemente i nostri orti e frutteti sono stati colpiti dalla grandine e si tratta di perdite che nessuno ripaga” .

Mary Borri