VERBANIA – 26.07.2017 – Un milione speso
e quasi 396.000 incassati, con un disavanzo di circa 674.000 euro e un rapporto di copertura delle spese del 37%. Sono queste le cifre del teatro “Maggiore” di Verbania fornite dal sindaco Silvia Marchionini a un anno dal taglio del nastro. Il primo cittadino ha realizzato un minidossier di bilancio 2016 composto da cinque pagine divulgato per fare chiarezza e per “sfatare con i numeri il mito che questo teatro avrebbe affossato le finanze del Comune”. Alla voce entrate il totale è di 395.896,01 euro, coperto per un quarto dal contributo della Regione Piemonte (100.000 euro), per meno del 10% da voci come affitto sale (18.174,57), contributi da fondazioni bancarie (4.000) e proventi dalla rassegna cinematografica all’aperto (4.158). Il grosso sono gli incassi al botteghino: 269.563,44 euro.
Nel quantificare le spese sono state individuate cinque macrovoci. Nel capitolo spese per spettacoli ci sono 134.360 euro di convenzione con il teatro “Coccia” di Novara, 105.939 con la fondazione “Piemonte dal vivo”, 118.186,84 di cachet vari, 3.830 per l’allestimento mostre e 47.972,66 per il cinema all’aperto. Il tutto ammonta a 410.288,50 euro, cui vanno aggiunti i 210.302,60 euro delle spese tecniche legate agli spettacoli: audio-luci (58.096,40); facchinaggio, pulizia, vigilanza, biglietteria… 136.945,11; noleggi di mezzi tecnici 2.880,18; noleggio strumenti 1.098; diritti Siae 1.098; ospitalità 3.159. Scarna la voce comunicazione-promozione, che oltre a 7.605,48 euro del sito internet ha visto spesi 18.820,22 euro di pubblicità, e 46.359,95 per “coordinamento e organizzazione”, portando la macrovoce a 72.785,65. Le spese vive hanno riguardato sia le utenze: 131.652,33 di elettricità e 3.662 di acqua; sia le manutenzioni ordinarie (6.776,73). Arredi (59.132,40) e attrezzature varie (4.132,91) costituiscono beni che possono essere utilizzati anche in futuro ma la loro cifra è poco rilevante nel bilancio generale, così come la rata di 66.429 euro dell’unico mutuo acceso per la struttura, pagata con fondi europei, contributi di Fondazioni bancarie e proventi della gara per il servizio di distribuzione del gas metano. L’ultima voce calcolata per arrivare al totale delle spese sono i 104.957,80 euro di personale, cioè l’equivalente in euro delle ore di servizio che i dipendenti pubblic hanno svolto al Maggiore.
Tra le entrate non è stato calcolato il canone d’affitto del bar-ristorante (quest’ultimo non ancora approntato) il cui gestore ha un contratto decennale. E mentre il sindaco Silvia Marchionini sottolinea “l’atto di coraggio” di aprire il teatro, guarda già al futuro, cioè alla Fondazione che dovrebbe nascere con l’inizio del nuovo anno.