VERBANIA – 27.07.2017 – Un morto ogni quattro infartuati
entro 30 giorni dall’attacco. È questo il dato della mortalità all’ospedale “Castelli” di Verbania che ha portato il nosocomio verbanese ieri sulla prima pagina del quotidiano La Verità come “maglia nera” di tutta Italia e, citando il giornalista autore dell’articolo, il “più pericoloso di tutti”. Il giornale fondato e diretto da Maurizio Belpietro ha infatti dedicato un ampio servizio, con titolo a nove colonne in prima pagina, ai dati statistici dell’Agensas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) che mostrerebbero “i migliori e i peggiori ospedali italiani”. Tra le pieghe di questi numeri e prendendo in considerazione la mortalità a 30 giorni di chi viene colpito da infarto, emerge che il “Castelli” è ultimo in assoluto con il 25,08% di decessi, preceduto solo dagli Ospedali riuniti di Ancona (24,38%), dal San Timoteo di Termoli (24,29%), dal Buon consiglio Fatebenefratelli di Napoli (21,38%), e dal Santissima Trinità di Sora, in provincia di Frosinone (21,03%). Al contrario, in vetta alla graduatoria, c’è l’ospedale civile di Guastalla, a Reggio Emilia con l’1,29%, lo spezzino San Bartolomeo di Sarzana con l’1,53%, l’ospedale Civico di Venezia con il 2,07%, quello di Adria di Rovigo con il 2,09% e quello di Bentivoglio, a Bologna, con il 2,46%.