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ROMA-28-07-2017- Secondo quanto riportato

da Il Fatto Quotidiano nell'edizone di oggi: “Salvo improbabili ripensamenti, Bruno Rota, il direttore generale dell’Atac, la municipalizzata dei trasporti, verrà rimosso dalla sindaca a 5Stelle Virginia Raggi”. Il manager domese che ha risanato i trasporti milanesi gestendo perfino l'Expo, voluto per la missione impossibile di risolvere i problemi dei trasporti romani, aveva confessato in una intervista al Fatto e al Corriere della Sera una verità già evidente dai numeri: “I soldi sono finiti, per l’azienda il tempo è scaduto: ha debiti per un miliardo e 350 milioni e non riesce più a far fronte ai propri impegni finanziari”. Per Rota, in Atac dall’aprile scorso, la strada è quindi obbligata: “Bisogna ristrutturare il debito, e bisogna intervenire subito. Ho presentato un piano, ora è il tempo delle risposte”. Sembra che l'intervista abbia suscitato molti malumori all'interno del Movimento 5 Stelle, e sinora la prima cittadina romana non ha rilasciato dichiarazioni. “Giovedì Rota – racconta il fatto Quotidiano- è stato convocato dall’assessore romano ai Trasporti, Linda Meleo, e da quello alle Partecipate, Massimo Colomban, che l’hanno rimproverato per le interviste. Ufficialmente però il M5S rimaneva zitto, con un’eccezione, rilevante: Enrico Stefàno, presidente della commissione Trasporti, già consigliere comunale nella passata legislatura con Raggi. È lui nel pomeriggio a mordere Rota con una nota su Facebook (non concordata con il Campidoglio): “L’elenco dei problemi non è sufficiente. Magari in questi primi tre mesi Rota poteva cominciare a dare dei segnali, rimuovendo i dirigenti responsabili di questo disastro o quelli inutili, come lo abbiamo invitato a fare più volte. O avviando le procedure per rendere più efficiente il sistema di bigliettazione e aumentare la liquidità…Gli abbiamo dato carta bianca, un’occasione unica che ci chiediamo se voglia cogliere o no”. Una bocciatura, a cui Rota reagisce a stretto giro, sempre su Facebook. E sono accuse durissime: “So del vivo interesse di Stefàno per una società che si occupa di bigliettazione e che mi ha invitato a incontrare più volte. Più che di dirigenti da cacciare lui, e non solo lui, mi ha parlato di giovani da promuovere. Velocemente. Nomi noti. Sempre i soliti”. E la chiosa è un consiglio al curaro: “Suggerisco a Stefàno nel suo interesse di lasciarmi in pace e di rispettare chi ha lavorato onestamente”. Insomma tutto lascia pensare che il manager ossolano voglia uscire dalla palude romana. Si vedrà se lo farà dimettendosi, o facendosi dimettere....