ROMA – 28.07.2017 – “Ladri! Vergogna!”.
Le grida si alzano dalla parte di emiciclo dove siedono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle che, in piedi, lanciano come se fossero coriandoli nugoli di finte banconote da 500 euro. È stato questo, ieri, l’epilogo del decreto legge che ha messo in liquidazione Veneto Banca e banca popolare di Vicenza cedendo le loro reti di sportelli a Intesa San Paolo. Già passato alla Camera con il voto di fiducia, il provvedimento è stato convertito definitivamente a Palazzo Madama con 148 voti favorevoli e 91 contrari, scatenando la protesta dei “grillini” contro il Pd. “Vi siete presi tutto, prendetevi anche questi", ha tuonato il pentastellato Enrico Cappelletti, dando il la alla pioggia di finte banconote, che ha suscitato la vibrata reazione dei democratici, per i quali questa legge speciale era il metodo più indolore per gestire la crisi bancaria. “Truffa i risparmiatori: in 210.000 hanno perso in tutto o in parte i soldi messi da parte, un intero territorio produttivo è a rischio disgregazione", ha replicato il M5S.