1

magra verbano settembre 201655

VERBANIA – 30.07.2017 – La pianura Padana ha sete,

il Po non basta e anche il Lago Maggiore inizia a soffrire. Anche se le prime pagine dei media sono per la crisi idrica di Roma, anche il nord Italia vive l’emergenza siccità, che negli ultimi giorni s’è fatta più acuta. Per tutta la settimana Piemonte, Lombardia e Veneto hanno chiuso i rubinetti del Po, rinunciando a 4 milioni di metri cubi di acqua (il 5% di quanto prendono di norma). Da domani toccherà all’Emilia Romagna, nella speranza che le riduzioni – fatte a discapito dell’agricoltura – siano sufficienti per mantenere a livello il Po, che in queste condizioni subisce alla foce il dannoso fenomeno della salinizzazione, cioè l’ingresso delle acque salmastre del mare nell’alveo del fiume, che rischiano poi di finire nelle falde.

Tanta acqua prelevata e poche precipitazioni sono i fattori per i quali il Lago Maggiore ha iniziato a abbassarsi repentinamente e notevolmente. Stamane al misuratore di Sesto Calende il Verbano era alto 55,6 centimetri, al di sotto della media stagionale (73,6 cm, cioè -18 cm), molto distante dal record negativo di sempre (-50 cm, distante oltre un metro) ma con un trend al ribasso preoccupante. Il 1° luglio il lago era a 134,2 centimetri di altezza: in meno di un mese s’è abbassato di 77,6 centimetri, dei quali quasi la metà nell’ultima settimana. Da qualche giorno lo scarto giornaliero è di 5-7 centimetri che, se proseguirà – e le previsioni non danno precipitazioni significative prima di Ferragosto – porterà a una “magra” considerevole, come accadde l’anno scorso a fine estate (l'immagine si riferisce a settembre 2016).