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VERBANIA – 02.08.2017 – La variante urbanistica

delle “maxi-osservazioni” è passata. L’altra sera il Consiglio comunale ha approvato in via definitiva la variante 26, il cui iter è stato travagliato e che, strada facendo, s’è ingrossata con le 51 osservazioni presentate lo scorso febbraio da numerosi cittadini anche per interventi estranei al testo originale. Osservazioni che un mese fa la maggioranza della Commissione urbanistica chiese di stralciare in una nuova variante 27 da costruire ma che, alla fine, sono giunte in aula. E hanno spaccato nuovamente la maggioranza e il Partito democratico. In particolare la discussione sull’osservazione  numero 2 riguardante la vecchia sede della Canottieri Pallanza sedile fisso di Suna, che da anni è abbandonata. La proprietà ha chiesto che l’area, classificata nel Prg come “per impianti sportivi e tempo libero” diventasse “edificata e/o di pertinenza a edifici residenziali” (l’immobile al Catasto figura proprio come residenziale). L’assessore all’Urbanistica Roberto Brigatti ha proposto il parziale accoglimento con il cambio di classificazione solo per l’edificio esistente e una piccola porzione di terreno circostante. “Come gruppo Pd votiamo contro questa osservazione – ha detto il segretario cittadino Nicolò Scalfi, sostituendosi al capogruppo democratico Marco Tartari, ieri assente –: riteniamo che non è coerente con l’indirizzo politico di quell’area”. “Sono convintamente favorevole perché quell’area è degradata da anni e esiste già un fabbricato: la destinazione residenziale è scontata”, ha replicato Michele Rago, già assessore all’Urbanistica e uno tra i consiglieri democratici di più lungo corso. Insieme a lui e a Massimiliano Zappa – l’unico che ha fatto dichiarazione di voto – s’è schierata la maggior parte del gruppo (9 favorevoli e 7 contrari: Scalfi, Davide Lo Duca, Riccardo Brezza, Anna Bozzuto, Greta Moretti, Alice De Ambrogi e Marinella Ferraris). Contrario anche Vladimiro Di Gregorio di Sinistra Unita, astenuto Roberto Campana del M5S, favorevoli pure la civica “Con Silvia per Verbania” e quasi tutte le minoranze: Michael Immovilli e Adrian Chifu di Forza Silvio, Lucio Scarpinato di Forza Italia, Damiano Colombo di Ncd e Patrich Rabaini di Comunità.vb.

Durante la presentazione delle osservazioni s’è invece assentato per alcuni minuti – il tempo di leggere due proposte di privati – l’assessore Brigatti, che è anche geometra e si trovava in una situazione di potenziale incompatibilità. “Solo per mera opportunità e scrupolo – ha spiegato il sindaco Marchionini – in quanto l’assessore aveva collaborato alla stesura della richiesta”.

L’approvazione della variante 26 con voti trasversali è vista da Di Gregorio come una sorta di inciucio: “Quando si parla di cementificazioni, di interessi di costruttori e di privati si vede subito da che parte si sta – afferma Di Gregorio –, noi Comunisti siamo dalla parte dell'interesse pubblico, della tutela dell'ambiente, delle aree agricole, a difesa dei beni comuni, contro il cemento e le speculazioni edilizie!!!”. In realtà l’esponente di Sinistra unita aveva definito la variante una “farsa” poiché la quasi totalità delle osservazioni pervenute non riguardava i temi originari.

Bene il sì alla variante 26, ma una sollecitazione a una variante 27 viene da “Forza Silvio”: “La prima ha soddisfatto pochissimi cittadini ma non tutti con l'ennesimo colpo infierito alla città da un Partito Democratico incapace di governare. Chiediamo che vengano esaminate ora tutte le istanze dei privati”.