BACENO- 05-08-2017- Arriva sul tavolo
della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Novara, Alessandria, Vco e Vercelli la polemica contro i lavori di costruzione di una centrale elettrica e delle relative opere di presa d'acqua a Baceno. Alcuni abitanti del centro antigoriano hanno inviato una lettera il 2 agosto scorso in cui segnalano: "oltre ai disagi dovuti alle continue esplosioni per la realizzazione della galleria in roccia e delle opere di presa sul torrente Deverino, all'altezza del ponte di Silogno, lo stravolgimento del letto del torrente e la cancellazione del patrimonio naturale dell'orrido di Baceno detto Silogno, con le sue marmitte giganti e rocce levigate dall'acqua. In paese si segnalano crepe nei muri di alcune case, cadute di calcinacci e possibili danni alla chiesa monumentale di San Gaudenzio oltre, ovviamente, al fastidio dei continui botti che provocano trasalimenti improvvisi e spavento nei bambini". Nella lettera si chiede un sopralluogo da parte della Soprintendenza, criticando le misure cautelative adottate finora dalle imprese impegnate nei lavori. La costruzione dell'impianto idroelettrico è sempre stata oggetto di discussioni all'interno del comune di Baceno fin dai tempi della giunta Signorini. Il 31 luglio scorso si è svolta una riunione in Comune a Baceno, durante la quale si è arrivati a concordare la limitazione degli orari di utilizzo dellesplosivo, dalle 7 alle 21 anziché dalle 6 alle 22 e una loro sospensione fino al 27 agosto, oltre a nuove misure di controllo e monitoraggio degli effetti dei colpi.
Mauro Zuccari