VERBANIA – 27.06.2015 – Era una persona di poche parole,
misurate. Una persona mite, stimata e rispettata da tutti. Il professor Vincenzo Amendola se n’è andato oggi, nella sua abitazione di Intra, amorevolmente assistito dalla moglie e le figlie che negli ultimi mesi nei quali la malattia aveva preso il sopravvento, gli sono state vicine.
Sessantacinque anni, da un lustro aveva lasciato l’istituto “Lorenzo Cobianchi” dove, tranne una breve parentesi a Omegna, era stato insegnante tecnico pratico. Amava il suo lavoro, amava la sua famiglia e amava la sua terra, la Calabria. Aveva lasciato Fiumefreddo Bruzio, splendido borgo della provincia di Cosenza affacciato sul mare, a metà degli anni ’70 per insegnare sul Lago Maggiore. Ma quel legame con la terra natia è sempre stato forte e s’è espresso nella presenza, costante negli anni anche come presidente, nell’associazione Calabria club.
Sotto la sua presidenza aveva insistito, spendendosi in prima persona nella raccolta fondi, per il restauro della tela che nella basilica di San Vittore a Intra ritrae San Francesco da Paola l’eremita cosentino patrono della Calabria e della Sicilia. Un’opera portata a termine con grande soddisfazione.
Proprio nella basilica intrese gli amici e i colleghi gli tributeranno lunedì pomeriggio l’ultimo saluto. Il funerale sarà celebrato alle 15, mentre il rosario verrà recitato domani alle 17,30. Dopo le esequie la salma sarà cremata.
Amendola lascia la moglie Assunta, le figlie Viviana e Ilaria, i generi Massimo e Davide. La famiglia ringrazia tutti coloro che gli sono stati vicini in questi mesi difficili, in particolare il dottor Fael, la dottoressa Filomeno e le infermiere del Servizio di assistenza domiciliare.