BELLINZONA – 09.08.2017 – Le richieste d’asilo
sono in calo. Ma non in Italia. Il dato che il mese di luglio del 2017 è stato quello con il numero più basso di domande presentate da cittadini stranieri dal 2010 a oggi non appartiene al nostro Stato, bensì alla Svizzera, che dista da poi poche decine di chilometri, che è spesso meta ambita dei profughi che sbarcano sulle coste italiane, che è un paese da sempre aperto all’immigrazione, ma che detta anche regole precise. E, così, mentre al di qua del confine si discute se la linea “dura” del ministro dell’Interno Marco Minniti sia giusta o meno, in linea o no con la filosofia dell’accoglienza della parte politica che lo esprime (il Pd e la sinistra), al di là i numeri sono in calo. In tutta la Svizzera i richiedenti asilo sono stati, in luglio, 1.694, 60 in più di giugno ma il 31% in meno del 2016. Di norma luglio era un mese si grandi afflussi, ma la domanda s’è contratta. Quanto alla nazionalità degli asilanti, il primo paese è l’Eritrea con 322 domande, seguito dalla Siria con 160, dall’Afghanistan con 120, dalla Somalia con 101, dalla Turchia con 98 e dallo Sri Lanka con 88.