1

river janus

VERBANIA – 21.08.2017 – Ha settantanove anni,

è in ottima condizione fisica, parla venti lingue e letteralmente non ha terra ferma sotto i piedi. Nei giorni scorsi il Verbano e le sue valli hanno accolto Janus River Strzelecki, un arzillo anziano russo-polacco che da diciassette anni pedala ininterrottamente per il globo in un’avventura da guinness dei primati. Nella versione su due ruote di Forrest Gump, Janus fa pochi programmi, confida sull’assistenza e sulla benevolenza di chi trova per strada (il suo budget è di 3 euro al giorno) e finora non ha avuto problemi. Dove fa tappa bussa alla porta delle istituzioni, scatta una foto, riceve qualche regalo, si ferma a parlare con passanti e curiosi raccontando la sua vita, che anche uno scrittore con molta fantasia faticherebbe a trasporre in un romanzo.

Nato in Siberia e passato dall’Egitto, s’è trasferito in Italia, stabilendosi a Roma. E da Roma, nell’anno giubilare del 2000, ha deciso di partire alla volta di un tour che gli ha permesso sinora di visitare 152 paesi percorrendo 300.000 chilometri in più continenti. L’anno scorso è tornato nella Penisola e, sbarcato in Sicilia, sta nuovamente attraversando l’Italia. La meta definitiva è Pechino e il traguardo fissato per l’arrivo è il 2028, quando il cicloturista estremo avrà 90 anni. E, se ce la farà, sarà un altro record.