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DOMODOSSOLA -26-08-2017-  A rischio l’interruzione

della sperimentazioni del metodo Montessori alle scuole Milani di Domodossola.
Dopo quattro anni quest’anno la classe prima potrebbe non essere attivata. Pubblichiamo la lettera di un gruppo di genitori, che ci chiede l'anonimato. Nei prossimi giorni contatteremo la scuola e il provveditorato per avere il loro contributo. L'attivazione dovrà essere fatta entro il 31 agosto, altrimenti 4 anni di sperimentazione rischiano di andare perduti:
 
“Il metodo Montessori è stato il fiore all’occhiello per il Primo Circolo Didattico di Domodossola a partire dall’anno scolastico 2014/2015- scrivono i genitori- Un progetto di sperimentazione didattica che ha dato la possibilità ai genitori di poter scegliere un’offerta formativa diversa. Il metodo Montessori è famoso nel mondo ma in Italia è prevalentemente conosciuto come scuola privata, una scuola elitaria . Domodossola è riuscita ad attivare il progetto all’interno della scuola Pubblica, grazie alla volontà della Dott.ssa S. Rubatto che ne ha dato vita e delle dirigenti scolastiche Dott.ssa R.Caieli, Dott.ssa P Marchi che sono riuscite a garantirne la continuità del metodo. I risultati sono stati importanti in termini di iscritti, a dimostrazione che c’era, tra i genitori, un’esigenza pedagogica non accolta. Molti bambini provengono anche dalle valli perché credono nel metodo. Tre insegnanti hanno voluto intraprendere questa avventura con la volontà di rimettersi in gioco, impegnandosi oltre l’orario scolastico, dimostrando di voler imparare ancora. I genitori si sono adoperati fondando un’associazione che affrontasse i temi educativi, per poter fare un percorso genitoriale condiviso e una Rete Genitori che facilitasse lo scambio con tutte le realtà genitoriali nell’Alto Piemonte. Insomma un circolo educativo virtuoso tutto domese. Come in tutti i percorsi nuovi, si sono incontrate insidie e momenti difficili, ogni volta superati anche grazie all’aiuto dei dirigenti che hanno creduto nel progetto. I genitori hanno realizzato a spese proprie le aule, gli amministratori hanno sostenuto il metodo attraverso un contributo annuale, la Coop di Domodossola attraverso una donazione e i Kiwanis Domodossola grandi sostenitori . Cosa è successo nell’anno scolastico 2016/2017? Perché da gennaio ad oggi i genitori, che hanno accettato questa opzione formativa, sono stati sospesi ad un estenuante susseguirsi di incalzanti condizioni, superate le quali, in fondo, si sono sentiti dire “la futura prima non verrà attivata”? Oggi alla direzione delle Milani non c’è più la dottoressa che aveva fatto partire il progetto, ma neanche le altre due che si sono succedute. Alle Milani in questi ultimi quattro anni si sono avvicendati quattro diversi dirigenti. Oggi c’è la Reggente Dott.ssa Chiara Varesi che con un incarico che scadrebbe il 31 agosto 2017 sancisce l’interruzione di questo progetto. Ci chiediamo perché a parità di condizioni lei, rispetto a chi l’ha preceduta, non sia riuscita a garantire la continuità del metodo. Legittimamente si esprime un dubbio rispetto alla condotta tenuta dalla dirigente Chiara Varesi una condotta che potrebbe aver avuto ripercussioni che hanno un carattere d’ interesse pubblico.
Ci chiediamo se la dirigente Chiara Varesi abbia fatto tutto ciò che era in suo potere fare.
Perché a fronte di 16 iscritti per metodo Montessori si è ritenuto di non dar seguito al metodo?
Il dubbio, per molti, che il metodo desse fastidio è diventato nel corso dell’anno sempre più forte.
Per trasparenza crediamo che sia legittimo che tutti i soggetti che hanno sostenuto il progetto, che hanno investito denaro pubblico( l’Ente comunale), chi attraverso donazioni la Coop, I Kiwanis, gli assessori e i Sindaci, attuali e precedenti, che hanno visitato le classi, sappiano quanto è accaduto. Inoltre i genitori delle altre classi Montessori si chiedono cosa accadrà nel futuro per questi bambini. Alla luce di quanto esposto si auspica  che chi di competenza verifichi che il primo circolo didattico di Domodossola sia diretto promuovendo il successo di tutti gli studenti,  agendo con integrità, imparzialità e in modo eticamente corretto. Ringraziandovi anticipatamente per la disponibilità, si approfitta dell'occasione per augurare una buona giornata. Se vi chiedete perché questa lettera non è firmata, la risposta è che molti, all’interno delle scuole D.L Milani, vivono un clima di tensione e chi scrive si lascia vincere dalla preoccupazione di poter diventare bersaglio”.