VERBANIA – 01.07.2015 - I primi quattro sono all’asta
e costano, cantina e posto auto coperto compreso, tra 105,778,50 e 116.838,46 euro. È partita ieri la procedura per la vendita degli appartamenti di via Case Nuove nati come case popolari e messi in vendita dopo lunghe polemiche e discussioni e con l’istituzione di una Commissione d’indagine riservata che non si sa che fine abbia fatto (doveva cessare il 31 maggio, stendere una relazione per il Consiglio comunale: siamo al 1° luglio e non ve n’è traccia).
È di ieri l’avviso pubblico per l’alienazione, che avverrà con una tipologia differente da quella del libero mercato: l’edilizia sovvenzionata. Potranno acquistare l’alloggio, infatti, coloro che hanno certi requisiti di reddito (sotto 50.000 euro Isee), residenza (a Verbania) e che non hanno mai avuto affidato un alloggio popolare. Ma in graduatoria potranno entrare anche coloro che comprano una “prima casa”. Ciò significa che se non ci saranno sufficienti adesioni per la convenzionata, la cessione si aprirà parzialmente al mercato, mantenendo gli stessi prezzi ma riducendo i vincoli. Una chance in più per il Comune di concretizzare la cessione e incassare.
In vendita ci sono quattro appartamenti trilocali, di dimensioni che variano tra i 48 e i 52 metri quadrati. Il costo al metro quadro è di 1.890,59 euro, più basso di quello stabilito per gli altri appartamenti, che gli uffici comunali hanno stabilito in 2.300 euro. Il prezzo, al di là dell’opportunità di vendere ampiamente dibattuta in Consiglio comunale, è una delle variabili più rilevanti dell’operazione “via Case Nuove”. Stando ai dati dell’Osservatorio mobiliare italiano, cioè dell’Agenzia del territorio, attualmente e in quel quartiere il costo al metro quadrato oscilla tra i 1.400 e i 2.000 euro.
Venduti i primi quattro e considerando che un quinto è stato messo in “conto vendita” nell’appalto del parcheggio dell’ex gasometro di via San Bernardino, ne restano da piazzare altri 10, che nelle previsioni saranno ceduti semplicemente al miglior offerente.
La vendita di via Case Nuove, criticata dalle minoranze e da Sinistra Unita (allora in maggioranza) è sempre stata giustificata dal sindaco Silvia Marchionini con la necessità di incassare denaro fresco in un bilancio asfittico e di correggere quella disparità di trattamento tra chi vive in case popolari brutte e in condizioni di degrado e tra chi le avrebbe avute nuove e belle.