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calcaterra marco
CANNOBIO – 09.07.2015 – Era l’estate del 1993,

quasi una vita fa, quando sulle spiagge della neoprovincia del Verbano Cusio Ossola approdò un nuovo sport: il beach volley. La versione da spiaggia della pallavolo, che negli anni è cresciuta fino a diventare disciplina olimpica, era agli albori. A portarla sul Verbano fu Marco Calcaterra, ex giocatore e allenatore di volley. Colui che, con 23 primavere in più alle spalle, ancora oggi propone questo sport e che s’appresta all’ennesimo impegno organizzativo.

Scatta sabato, organizzata dall’Altiora, la prima tappa dell’edizione numero 23 del “Summer volley” (la seconda sarà la prossima settimana), indiscutibilmente la competizione agonistica di più alto livello in Piemonte e una delle più longeve del territorio. “Dopo più di vent’anni siamo ancora qui – commenta con soddisfazione Calcaterra –. Il beach volley è cambiato tanto, s’è evoluto verso un livello più agonistico. Noi ci siamo adeguati con tutto ciò che comporta. La Federazione è molto esigente su campi, arbitri, montepremi, assistenza medica, cura dell’organizzazione. Noi rispettiamo questi standard e ci proponiamo in una terra, il Piemonte, che da questo punto di vita è, per così dire, depressa”.

Non più una lunga estate itinerante con un torneo ogni settimana, ma eventi di più alto livello e curati. “Erano altri tempi, diversi, e c’era anche maggior disponibilità – prosegue –. Avevamo un grande sostegno dai comuni e dagli operatori privati. Oggi ce n’è di meno…”.

Non, però, a Cannobio. “Devo dire che qui ho trovato negli ultimi anni una grande accoglienza. Un’Amministrazione pronta, attenta e vicina a ogni esigenza. Ci troviamo molto bene. Confesso però che, almeno per il 25° del Summer volley, un evento a Verbania lo vorrei fare”. Magari non in piazza Ranzoni come fu per il Verbania beach festival a inizio anni Duemila. “Non chiedo tanto, comprendo che oggi sarebbe molto difficile – conclude –. Onestamente devo dire che in città gli impianti sono comunque tutti di buon livello e non sarebbe un problema. Auspico solo che Verbania ritrovi quel feeling con il beach volley che s’è interrotto negli ultimi anni”.