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mercatone uno
GRAVELLONA T. – 30.03.2015 – È sempre incerto il futuro

della catena Mercatone Uno, che ha due punti vendita nel Vco a Gravellona Toce e Crevoladossola.

Filcams Cgil, Fidascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato per dopodomani una giornata di sciopero che faranno coincidere con un sit-in di protesta a Roma, davanti al ministero dello Sviluppo economico. I sindacati si oppongono alla chiusura di 34 dei 72 punti vendita sparsi sul territorio nazionale. Chiusura anticipata dalla svendita straordinaria che la competente sezione fallimentare del Tribunale di Bologna ha autorizzato per dare liquidità al gruppo in vista della possibile cessione.

La svendita interessa i negozi a bassa redditività, quelli in cui il fatturato nell’ultimo anno ha avuto un calo a due cifre. Tra questi non rientrano Gravellona e Crevola, al contrario di due dei quattro novaresi, Pombia e Romagnano (Caltignaga e Trecate al momento sono salvi), per i quali la smobilitazione è già realtà.

Fino al 26 aprile i punti vendita in sofferenza, che già non vengono riforniti con regolarità da fine anno, esauriranno tutte le loro scorte. Nel frattempo potrebbero esserci novità sul futuro dell’azienda, che è in crisi profonda ma che potrebbe avere un acquirente. Già a inizio marzo con una nota ufficiale il management di Mercatone Uno aveva annunciato di “tre manifestazioni di interesse” giunte entro la prima scadenza fissata, il 28 febbraio.

Da allora nulla s’è concretizzato, anche se sono circolate le voci – mai confermate – dell’interessamento delle catene Kingfisher e Conforama.

Kingfisher è una multinazionale britannica che fattura 15 miliardi di euro l’anno. Primo rivenditore in Europa e terzo al mondo nel suo settore, possiede 1.170 punti vendita in undici paesi, ha 79mila dipendenti e gestisce marchi come B&Q, Castorama, Brico Depot, Screwfix e Koctas.

Conforama ha sede a Lione e concentra il suo business in 7 paesi europei attraverso 291 magazzini che fatturano 3 miliardi di euro l’anno. Sono 15 i punti vendita italiani, quelli della catena Emmezeta rilevati da Maurizio Zamparini, presidente del Palermo calcio.

La società parla di “trattative con i possibili investitori, sia a livello nazionale che locale, sulle quali è necessario mantenere il massimo riserbo”.

La storia di Mercatone Uno nasce quarant’anni fa a Imola, in provincia di Bologna. Romano Cenni apre un punto vendita di radio-tv e elettrodomestici. Da qui parte l’ascesa che dagli anni ’80 porta all’espansione in tutta Italia e che s’abbina ai successi sportivi di Marco Pantani, di cui è sponsor. Poi la crisi finanziaria, il calo delle vendite, i debiti. Nell’ultimo bilancio il fatturato di Mercatone Uno è sceso a 500 milioni di euro, mentre i debiti con le banche sono di circa 400. Inevitabile l’avvio dell’iter pre-fallimentare, che è in corso.

E mentre in tutta Italia i dipendenti si mobilitano, i sindacati protestano e le istituzioni – incontri ce ne sono stati anche in Regione Piemonte – cercano soluzioni, i tempi per la salvezza di almeno una parte dei punti vendita stringono.

Le incognite sono legate soprattutto al futuro del personale. E se a Gravellona e Crevola la chiusura al momento è scongiurata, resta l’apprensione e un certo senso di impotenza per ciò che viene deciso in altre sedi. In questo clima giunge lo sciopero di mercoledì, al quale nei due punti vendita del Vco l’adesione potrebbe non essere alta.