ARONA – 13.07.2015 – Nella notte del 13 ottobre 2011
era euforico. Molto euforico, anche un po’ brillo, tanto che s’era messo a girovagare in pieno centro, cantando un po’ in italiano e un po’ in arabo, rovesciando sull’asfalto i cestini dei rifiuti e arrecando disturbo alla quiete pubblica. I carabinieri del Nucleo operativo di Arona l’avevano fermato in corso Repubblica, poco distante dall’hotel Atlantic. Per quei fatti Mohamed Beneuza, quarantenne algerino che allora dimorava a Arona e che adesso vive a San Bonifacio, nel Veronese, aveva ricevuto un decreto penale di condanna, revocato dal gip perché l'uomo era irreperibile e non è stato possibile notificarglielo. Oggi è stato processato dal tribunale di Verbania. Difeso dall’avvocato Paolo Ricci, è stato condannato dal giudice Marta Perazzo a 300 euro di ammenda al pagamento delle spese processuali.