1

antenna dumera oggebbio
OGGEBBIO – 14.07.2015 – Oggebbio ci riprova.

Le proteste per l’installazione del traliccio della “Tre” non sono ancora sopite. Il Comune e il comitato spontaneo sorto contro l’antenna di Dumera hanno lottato strenuamente negli ultimi anni ma alla fine si sono dovuti arrendere di fronte alla legge e alla burocrazia che ritiene le infrastrutture per la telefonia mobile indispensabili alla stessa stregua di strade e acquedotto. È stato così realizzato il traliccio di trenta metri che diffonde il segnale dei cellulari nell’alto Verbano. Ora, mentre si deve completare l’iter per la conferma dell’autorizzazione, spunta una possibilità per, almeno, mitigare l’impatto visivo dell’antenna. La Soprintendenza delle Belle arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Vco e Vercelli con una nota dei mesi scorsi ha ipotizzato che sia possibile prescrivere al gestore la posa di alberi d’alto fusto – di altezza pari al traliccio – tutto intorno. “Vogliamo essere sicuri d poter agire in questo senso”, spiega il sindaco Gisella Polli che, insieme alla giunta, ha dato incarico a un agronomo per valutare la fattibilità dell’intervento. “Prima di emettere un provvedimento che impone qualcosa al proprietario del ripetitore – chiarisce il primo cittadino – vogliamo essere tranquilli che sia fattibile e che non finisca in un contenzioso legale. Non sappiamo se a Dumera possono essere impiantate essenze di queste qualità, se attecchiscono e quali possiamo utilizzare. L’agronomo dovrà dirci se possiamo andare avanti”.

L’esperto è al lavoro per verificare se Oggebbio può avere un’arma in più per lottare contro l’alto impatto dell’antenna sul territorio. “Ovviamente quel che è fatto è fatto – dice Polli –. Abbiamo provato in ogni modo a opporci, ma la legge dà ragione all’azienda”.

Intanto pare che sia prossima l’apertura di una nuova pratica. In località Quarcino, nella parte alta del paese, un’altra compagnia di telefonia mobile avrebbe in mente di posizionare un’antenna di dimensioni più piccole. “Di ufficiale non c’è nulla – conclude il sindaco –, però abbiamo queste notizie. Vigileremo perché questa volta vogliamo seguire la pratica dall’inizio e per tempo”.