DOMODOSSOLA- 14-07-2015- Il 'muro di gomma' sulla questione del ritorno degli uffici
del giudice di pace a Domo inizia a creparsi, il “silenzio degli inconcludenti” ora è rotto dal centro destra domese, che compatto, e già posizionato in vista della prossima tornata elettorale (chissà se al Pd conviene vincere a Domo?) chiede lumi sulla questione della riapertura dei termini per la richiesta di ottenere nuovamente gli uffici del Giudice di Pace nel capoluogo ossolano, questione auspicata anche da Forza Italia di Verbania, che ha emesso un apposito comunicato che evidenziava la grande mole di lavoro cui sono costretti gli uffici verbanesi, e la clamorosa, ed in fondo sospetta, inerzia dei politici ossolani. Torna sulla questione anche Bernardino Gallo di Sos Ossola con un comunicato che cerca di spronare e dare consigli: “Giudice di Pace, siamo nei tempi supplementari- commenta Bernardino Gallo per Sos Ossola-- registriamo che in data 13 06, Francesca Accetta la responsabile di Forza Italia di Verbania, sia intervenuta sulla problematica del ritorno del Giudice di Pace a Domodossola in quanto l'accentramento a Verbania crea disagi. In data successiva, 14 06, leggiamo di un comunicato stampa congiunto degli esponenti del centro destra di Domodossola, Basta, Tandurella e Valentini, rispettivamente di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega Nord, che hanno ripreso il tema dando anche delle indicazioni. Nell'assoluta inerzia e nel silenzio osceno degli amministratori interessati, tranne Cattrini che ha sollevato un problema vero, ma nulla ha fatto per affrontare il problema, ci fa piacere che anche Verbania si renda conto dei danni della politica neo centralista anche laddove si accentra. Così come altrettanto piacere ci fa il comunicato del centro destra su cui esprimeremo una valutazione sulle loro proposte. Prima dobbiamo indicare i vari responsabili sui quali ci interroghiamo se non vi siano anche gli estremi per una vera e propria omissione di atti d'ufficio considerato che la Comunità Montana delle Valli Ossolani, prima di essere sciolta e "commissariata", aveva adottata una delibera molto impegnativa e risolutiva su tale questione. Ci riferiamo al Commissario nominato dalla regione Piemonte che, salvo nostra disinformazione, non ci risulta abbia comunicato alcunché alle associazioni dei comuni in cui l'Ossola si è divisa. Aggiungiamo anche i presidenti delle Unioni a partire dal Presidente di quella molto più grande di tutte le altre, il sindaco di Villa, Marzio Bartolucci. Naturalmente il sindaco Cattrini non è affatto senza colpa perchè non ha presa alcuna iniziativa, anche per la furibonda lotta intestina nel Pd. Nonostante sollecitazioni con numerosi comunicati stampa, articoli su organi di stampa, la consegna del silenzio è stata assoluta, come da molto probabili ordini ricevuti. Ci chiediamo a questo punto, su tale questione e su altre come il Dea, cosa ne pensi l'on. Enrico Borghi. Pensiamo che di queste cose il popolo se ne rammenterà al momento giusto e anche prima scendendo in piazza e vedremo chi prenderà voti in Ossola, soprattutto se il Dea sarà chiuso al San Biagio ovviamente declassato a poco più di infermeria. Sulle proposte avanzate dal centro destra di Domodossola, abbiamo una certezza che la strada di passare la competenza alla provincia del Vco non sia percorribile, anche per probabili interventi da parte del Governo che, ammesso che sia accettata la proposta di competenza, cosa che pensiamo molto poco probabile, avrebbe bisogno di tempi mentre "Annibale è alle porte" in quanto abbiamo poco più di 15 giorni per intervenire. Basterebbe che trasferisse il personale che serve e indicato dal Ministero, all'Unione Valle Ossola, o al comune di Domodossola. Ricordiamo, però, che anche la Comunità Montana delle Valli dell'Ossola, ha del personale che dovrà essere distribuito alle novelle Unioni spezzatino e la strada sarebbe molto più agevole e veloce da seguire. Meditate gente, meditate!”