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industria generico 2015
VERBANIA – 17.07.2015 – Eppur si muove.

Con calma, circospezione, scottata da quasi un decennio di indicatori negativi, l’industria del Vco inizia a mostrare segnali di ripresa. Così almeno raccontano gli imprenditori, intervistati dall’Unione industriale per la consueta congiuntura trimestrale.

 Già nel secondo trimestre s’era registrata un’inversione di tendenza. Ora arriva una parziale conferma con tutti i principali indicatori del sondaggio stabili nel descrivere un cauto ottimismo. Per la prima volta torna l’ottimismo e con una percentuale del 7,7%, la più alta da dieci anni a questa parte. Tra coloro che vedono un futuro meno fosco c’è anche una certa intenzione a assumere (12,5%), che controbilancia il dato sulla cassa integrazione. Il 12,8% delle aziende prevede nel prossimo trimestre di ricorrere alla “cassa”. Una quota considerevolmente bassa se si pensa che un anno fa era del 32,5%.

Gli imprenditori prevedono che crescerà la produzione, che gli ordini saranno in lieve calo, come l’export, che però è decollato rispetto agli anni passati, molto negativi.

Un indice rilevante per testare lo stato di salute delle imprese è la redditività delle aziende, che per il 15,4% salirà e che per il 13,2% invece scenderà. La differenza tra ottimisti e pessimisti è positiva per 2,2 punti percentuali. È la prima volta in assoluto da quando si tiene questa rilevazione statistica.

E se c’è una certa propensione a investire in strutture e macchinari, si prevedono meno “tempi morti”, con l’indice di utilizzo degli impianti che passa dal 67,9 al 72,8%.

Diminuiscono i tempi di pagamento medi. Quelli degli enti pubblici (150 giorni contro i 208 di inizio anno) e quelli dei privati (da 93 a 89 giorni). Una buona notizia viene anche dal ritardo degli incassi, che riguarda un terzo degli imprenditori. Prima era un quarto.