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inserra massimo
VERBANIA – 18.07.2015 – Dato per spacciato,

il Verbania calcio è ancora vivo. E non ha intenzione di farsi da parte. Depositati ieri i documenti per l’iscrizione al campionato di Promozione, oggi la società ha tenuto una conferenza stampa per presentare le ultime novità: il presidente e il direttore sportivo.

Alla presidenza – ma solo per la parte sportiva, perché il ruolo di amministratore della srl resta a Francesca Pangallo – c’è Massimo Inserra (nella foto). Verbanese d’adozione, lavora a Novara nel settore aeronautico e ha già esperienze nel mondo del calcio. Dirigente del Borgo Olinpar, nel 2005 è stato presidente e fondatore del Movil, squadra del Vergante. “Sono onorato di venire a Verbania, che è una piazza importante che non vogliamo assolutamente sparisca – dichiara –. Partiamo da capo, con tante questioni da risolvere ma con l’ambizione di fare il meglio che possiamo”.

A gestire il mercato ci sarà Gallia, già dirigente a Baveno. Se per la squadra ci vorrà più tempo, per il mister la scelta è alle porte. “Ne parleremo già domani – conferma Inserra –. Penso che l’annunceremo a breve”.

I punti fermi del nuovo corso biancocechiato sono lo stadio Pedroli e le partite la domenica. Nella prima volta in cui la parola non va ai proprietari del club (Francesca Pangallo e Enrico Montani hanno assistito senza intervenire), chi si spende in prima persona rivendicando la gestione dello stadio è Michael Immovilli, presidente del Victor Intra – con cui il Verbania ha una collaborazione – ma anche consigliere comunale di minoranza. “Questo stadio è la casa del Verbania e qui deve giocare: nessuno lo sfratterà”, dice lanciando dure accuse contro il sindaco Silvia Marchionini. “L’unico sindaco della storia che ha fatto di tutto per far fallire la società – prosegue – e cancellare cinquant’anni di storia”. E sulla gestione dello stadio Pedroli è ancor più categorico. “Nessuna convenzione con altri soggetti e, soprattutto, nessun atto di forza della giunta: questa è materia del Consiglio comunale. Non vorrei essere costretto a agire contro l’Amministrazione”.