VERBANIA – 24.07.2015 – Il blitz, il furto, la fuga
con la refurtiva e quel saluto alla telecamera. Per i carabinieri che a marzo li hanno arrestati, Adrian Ciobanu, Contantin Papura e Ciprian Ionita erano la banda del “bye bye”, nome dato all’operazione che ha permesso di scoprire il gruppo di malviventi che svaligiava di notte i depositi dei corrieri espressi di metta Italia. A loro sono stati attribuiti 47 colpi in 13 mesi messi a segno in 6 regioni con un bottino di 1,5 milioni di euro.
Nel Vco, dove l’inchiesta ha avuto una svolta, gli episodi contestati sono stati tre, tutti nella sede di “Bartolini” di Gravellona Toce (22 gennaio, 1 febbraio e 29 dicembre 2014). Per quei furti i tre, tutti cittadini romeni e residenti nel Torinese, hanno patteggiato ieri in tribunale una pena ciascuno di 2 anni e 10 mesi.
Ciobanu, 36 anni, era l’autista del gruppo, che accompagnava Papura (40) e Ionita (34) sul luogo dei furti, facendo attenzione a non farsi notare e a restare lontano dalle telecamere. Papura, il più robusto, mandava in frantumi il lunotto della saracinesca del deposito e Ionita, il più agile, vi si infilava aprendo al compagno e poi arrampicandosi nel box dei pacchi in attesa di consegna. La refurtiva erano tablet, telefoni e altri apparecchi elettronici.