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stadio pedroli luglio 2015
VERBANIA – 24.07.2015 – Niente stadio, almeno per ora.

Nella pazza estate del calcio verbanese, quella dello sbarco-blitz della Virtus dal Cusio al Verbano e della morte e (forse) rinascita del Verbania calcio, l’ultima puntata è andata in scena oggi. Nell’iperattivismo che i biancocerchiati devono necessariamente spendere per mettere insieme gli ultimi documenti mancanti per l’iscrizione, c’era anche da sistemare la questione stadio. La Figc piemontese non ha ritenuto valida la dichiarazione del Verbania di esser gestore dell’impianto (la convenzione, revocata dal Comune con contestazione del club, sarebbe scaduta il 31 luglio) e, quindi, ha chiesto l’autorizzazione del sindaco. Enrico Montani s’è presentato a Palazzo di Città all’ora di pranzo e ha ricevuto da Silvia Marchionini un no. Niente autorizzazione, almeno fino a mercoledì 5 agosto, cioè il giorno successivo alla riunione di giunta che dovrebbe assegnare i campi di Renco e Possaccio all’Accademia Verbania calcio (per il settore giovanile) e il “Pedroli” alla Virtus Verbania, oggi Virtus Cusio. Ma il tempo stringe e alle 18 di lunedì suona l’ultima “campanella” del campionato: chi ha le carte in regola è dentro, gli altri sono out. E siccome il diniego è insuperabile, al Verbania non resta che emigrare: trovare la disponibilità di un campo alternativo (Mergozzo? Ornavasso? Cannobio?) oppure rinunciare all’iscrizione.

La situazione che si va delineando è la seguente. La Virtus Cusio-Virtus Verbania, che ha sede a San Maurizio d’Opaglio, giocherebbe l’Eccellenza a Verbania. Il Verbania, che ha sede in città e che vi gioca dal 1959, disputerebbe gli incontri casalinghi di Promozione fuori città. E l’Inter Farmaci Verbania, che ha sede in città, s’alternerebbe la domenica con la Virtus affrontando la Prima Categoria. Sempre che il sindaco non riporti a casa il Verbania, circostanza che metterebbe tre prime squadre su un unico prato a spartirsi due domeniche.

Il tutto mentre il nuovo presidente biancocerchiato, Massimo Inserra, s’è preso direttamente carico delle trattative per avere le liberatorie del portiere Alberto Frigerio e dell’ex allenatore Alessandro Oliva, che devono essere saldati degli arretrati del 2013/2014 come sentenziato dalla Figc.

Chiusa la partita calcistica, resta poi da giocare quella con il tribunale, dove pende l’istanza di fallimento avanzata da due creditori. Il giudice Massimo Terzi ha concesso cinque giorni al Verbania per presentare la documentazione che dovrebbe attestare – così ha chiesto per il club l’avvocato Marco Marchioni – l’insussistenza dei requisiti per il fallimento. La documentazione è stata depositata lunedì e da quel momento sono scattati i cinque giorni per gli avvocati delle controparti per osservazioni e rilievi. Quindi la parola passerà al giudice.