VERBANIA – 25.07.2015 – Tutti d’accordo.
Per una volta l’Amministrazione ha compattato le minoranze che siedono in Consiglio comunale. La decisione di rivedere le tariffe della sosta riducendole a due, ma livellandole verso l’alto - anche del 50% -, ha suscitato le proteste di più gruppi politici. Come Forza Italia, che attraverso Mirella Cristina parla dell’”ennesimo pasticcio di questa giunta a proposito di parcheggi. In un solo anno si è perso il conto delle modifiche fatte alle regole della sosta, per poi arrivare alla fine alla tipica ricetta della sinistra: più tasse”. Gli effetti, sostiene, si rifletteranno contro le attività commerciali. “È una stangata, una mazzata contro un commercio che boccheggia, e non per il caldo di questi giorni. Per Pallanza poi, si potrebbe forse trattare del colpo di grazia. Quella di favorire una maggior rotazione dei posteggi è solo una scusa per giustificare la vera intenzione, e cioè fare cassa senza la “fatica” di tagliare certe spese inutili”.
“Oltre il danno, la beffa”, scrive Damiano Colombo di Ncd, che torna sui costi del Giro d’Italia “che dicono ci è costato poco. Chissà allora perché, appena ci si gira, c'è qualcosa che aumenta, qualche servizio in meno o la città poco curata. Sarà forse che le cose fatte in grande costano? Attenti signori della sinistra a non tirare troppo la corda perché la gente poi trae le sue conclusioni”.
Comunità.vb, che l’anno scorso molto polemizzò con la giunta sulle scelte dei parcometri, ricorda che era stato il sindaco a bloccare gli aumenti voluti dal Commissario Mazza “che erano inferiori a quelli attuali”. Il gruppo che fa capo a Marco Parachini si dice scettico perché, in realtà il Comune non fa cassa: gli introiti in più servono per raggiungere la cifra messa a bilancio e, quindi, per non fare un buco. Una ragione in più per farci ripetere quanto abbiamo detto sul bilancio attuale, cioè che non ci convince e che ha parecchie ombre”.