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pedroli tribuna
VERBANIA – 25.07.2015 – L’iscrizione al campionato

del Verbania calcio è una corsa contro il tempo che sembra destinata a chiudersi felicemente. Entro le 18 di lunedì sera a Torino devono arrivare tutti i documenti che mancano ai biancocerchiati per mettere a posto la loro posizione e poter a tutti gli effetti presentarsi al via del campionato di Promozione. I più importanti, e “pesanti”, sono le liberatorie dell’ex allenatore Alessandro Oliva e quella dell’ex portiere Alberto Frigerio. La prima, da sola, vale 18.000 euro, cioè gli arretrati non saldati per i quali la Figc ha condannato il Verbania al risarcimento. Ieri il neopresidente Massimiliano Inserra ha chiuso la pratica, come ha confermato con un comunicato ufficiale l’avvocato di Oliva, Marisa Zariani, che parla di un “accordo transattivo (…) con piena soddisfazione da parte di entrambe le parti”. La società conferma anche di aver definito con Frigerio. Resta da definire la questione dell’impianto di gioco e dello stadio, che rischia di diventare un vero e proprio “caso”.

Senza l’indicazione di un impianto di gioco, il Verbania non può essere iscritto. E, poiché il sindaco Silvia Marchionini ha detto di no “a meno che non si mettano d’accordo Verbania, Virtus Cusio-Virtus Verbania e Inter Farmaci (le ultime due hanno già il via libera per il “Pedroli”, ndr)”, a Inserra – che deve dare una risposta entro lunedì – non resta che emigrare. In questo senso ci sarebbe l’opzione di Ornavasso. Una sede che potrebbe essere provvisoria e, a iscrizioni chiuse ma prima del varo dei calendari e l’inizio del campionato, variare con un accordo col Comune.

Accordo obiettivamente allo stato dei fatti difficile. Il sindaco ha già confermato che martedì in giunta delibererà l’affidamento del “Pedroli” alla Virtus. Il Verbania ha già minacciato di impugnare il provvedimento che considera illegittimo e di ricorrere alle vie legali.

Il rischio è che scoppi un vero e proprio caso e che ci si trovi nella condizione che la squadra storica della città, il Verbania, non possa disporre dello stadio in cui ha giocato dal 1959 a oggi e che ha avuto in gestione praticamente da sempre, mentre lo abbia una società che ha sede a San Maurizio d’Opaglio. Per Marchionini la priorità è la categoria (l’Eccellenza della Virtus) e la parola data al patron virtusino Giuseppe D’Onofrio a fronte di un progetto che, a dire il vero, era nato nella convinzione che il Verbania sarebbe sparito.

Resta comunque aperta la partita con il tribunale. A giorni si discuterà dell’istanza di fallimento presentata da due creditori. È l’ultimo scoglio da aggirare per il club biancocerchiato che sta cercando di trovare un accordo con i creditori e “sminare” anche questo allarme.

In questo baillame di avvocati e carte bollate resta in altissimo mare la parte sportiva. Chi allenerà il Verbania e quali giocatori ne vestiranno la maglia? Ma per questo c’è tempo, l’urgenza è l’iscrizione.