VERBANIA – 26.07.2015 – Verrà ripresentato oggi all’assemblea
dei sindaci il bilancio di previsione 2015 del Coub, il Consorzio dei rifiuti del Vco. Una settimana fa, nell’assemblea che l’avrebbe dovuto approvare, s’è verificata una spaccatura tra i primi cittadini che ha indotto l’assemblea a votare per il rinvio. Tutta colpa dei tagli che, sostengono alcuni comuni (tra cui Cannobio, Ornavasso e Domodossola), non sono stati fatti. “L’avevamo già detto quando approvammo il bilancio di ConSerVco – spiega il vicesindaco domese Lilliana Graziobelli –: se siamo in un clima di austerità, i Comuni tirano la cinghia e le partecipate per legge devono ridurre i costi, lo stesso deve accadere al Coub, dove la quota a carico dei comuni è invece cresciuta”.
Tecnicamente il bilancio non è aumentato (ma nemmeno si sono prodotti risparmi), ma una parte dell’avanzo di amministrazione del 2014, che in genere veniva applicato l’anno successivo andando a ridurre gli oneri a carico dei soci, è stato destinato a altro, a iniziare dalla gara a doppio oggetto per la cessione delle quote di minoranza di ConSerVco. Se poi si considera una ridistribuzione dei costi dei servizi tra i soci anche a seguito dell’internalizzazione della gestione Tia da parte di Verbania, ecco che ci sono amministrazioni che dovranno aggiungere denaro – a bilancio già approvato e, quindi, dovendo approvare una variazione ad hoc – a quanto già previsto. Una situazione che non piace a tutti e che induce a chiedere tagli.
Il cda s’è già ritrovato in settimana a spulciare le voci del documento contabile – che comunque s’aggira sui 500.000 euro, nulla a che vedere con quello milionario di ConSer – e oggi proporrà le sue risultanze all’assemblea.
Ma c’è chi va oltre, come il sindaco di Ornavasso Filippo Cigala Fulgosi: “per me il Coub andrebbe chiuso del tutto – dichiara –. Al mio Comune è stato del tutto inutile, anzi: ha trattato con ConSerVco un rinnovo del contratto di servizio che prevede, in caso di disservizi dell’azienda, che non vi sia più una penale”.
Lunedì scorso l’assemblea è stata tesa anche per via del rinnovo del cda. I sindaci hanno discusso un’ora e mezza sull’approvazione del verbale della seduta precedente che ha registrato in corsa l’esclusione del rappresentante indicato da Domodossola a favore di quello espresso da Ghiffa a nome dei piccoli comuni. Un cambio che, è stato sostenuto, non era stato votato dall’assemblea.